Calcio, Cassano: Se Lippi non chiama vado in vacanza prima

GENOVA - Passato suo malgrado come «caso» dell'ultimo raduno azzurro, Antonio Cassano non sembra troppo disperato per l'ostracismo dimostrato dal ct Marcello Lippi nei suoi confronti. «Da parte mia non ci sono problemi, la disponibilità l'ho data, la do», ha detto Cassano a Sky. «Io faccio del mio meglio. Poi, se mi vorrà chiamare bene, altrimenti vado prima in vacanza».

Il fantasista della Sampdoria non vede l'azzurro dagli Europei del 2008, quando l'allora ct Roberto Donadoni gli consegnò una maglia da titolare. «Sono andato all'Europeo solo perchè c'era lui, che mi vuole bene», ha raccontato Cassano. «Ha avuto fiducia in me, mi ha chiesto determinate cose ed io ho promesso. Donadoni ha messo la faccia per me, andando contro tutto e tutti. Se avessi fatto un errore, il primo ad essere stato martellato sarebbe stato lui, non so quanti altri si sarebbero presi questa responsabilità. E io mi sono comportato bene, perchè quando do una parola è quella».

Meno bravo Cassano confessa di esserlo stato agli Europei del 2004 con Giovanni Trapattoni: «Ho visto dalla panchina la prima partita con la Danimarca. Il giorno dopo ho fatto la valigia e volevo andarmene a casa, ma Gigi Buffon mi ha bloccato». Il segreto di Cassano, però, rinato nella testa e nel fisico, è la Samp. «Mi hanno messo a disposizione il mio preparatore e da quando c'è lui il mio fisico è cambiato. Sono più continuo, più forte, più esplosivo, più rapido. Mi ha fatto dimagrire tanto, controlla quello che mangio. Non mi staccherò mai più da lui, è stata una fortuna per me».

E a Genova il calciatore ha trovato anche l'amore. «La mia fidanzata è stata la mia fortuna, mi ha cambiato la vita», ha detto Cassano. «Sarà mia moglie, la mamma dei miei figli. È tutto per me. Non so chi me l'ha mandata. Pensavo che al mondo ci potesse essere una donna per me, ma perfetta come la mia fidanzata non me la immaginavo».