19 aprile 2024
Aggiornato 19:00

F1, Schumacher boccia nuovo formato del Mondiale: Non ha senso

Il consulente Ferrari: «Le nuove regole non aiuteranno la F1»

ROMA - Il nuovo formato del Mondiale piloti di Formula 1 non piace a Michael Schumacher. Il sette volte iridato, attualmente consulente del team Ferrari, si è schierato contro la rivoluzione relativa al criterio di assegnazione del titolo mondiale, destinato al pilota con il maggior numero di gare vinte e non, come accadeva tradizionalmente, a quello con il maggior numero di punti.

L'ex asso tedesco si è mostrato scettico sull'introduzione del Kers accettando comunque l'incognita e la sfida tecnologica del sistema di riciclo dell'energia cinetica. «Dubito», ha scritto Schumi sul suo sito internet, «che lo stesso valga per le nuove regole, visto che sono state varate tardi a ridosso della stagione. Sono davvero sbalordito, perché negli anni, quando la maggioranza voleva un cambiamento delle regole con un motivo valido, avevano sempre detto che non sarebbe stato possibile modificare i criteri in breve tempo o in questo momento dell'anno».

Secondo l'ex pilota di Ferrari e Benetton le nuove regole «non aiuteranno la Formula 1, in particolare quelle sul sistema per stabilire il campione. Non vedo che senso può avere ritrovarsi un campione del mondo con meno punti del secondo classificato, anche se credo che sia una buona mossa per dare maggiore forza a chi vince le gare. In generale - ha aggiunto Schumi - dovremmo assicurarci che la Formula 1 rimanga il campionato automobilistico più importante, mostrando una competizione anche ai massimi livelli della tecnologia».

«Durante i test», ha detto ancora il sette volte campione del mondo, «abbiamo dovuto combattere con diversi problemi, ma è più che normale a questo punto, prima della stagione. Bisogna però aggiungere che il Kers è un rischio per tutte le scuderie che lo utilizzano, viste le restrizioni nella possibilità di condurre test. Ci sono, come sempre, alcuni punti di domanda prima delle prime gare. Ma è questo che rende più affascinante la Formula 1, non è così?».