19 aprile 2024
Aggiornato 09:00

Delegazione iraniana in Figc: “Siamo qui per conoscere e imparare”

Un incontro molto cordiale davanti alla Coppa del Mondo, simbolo di quei successi sui quali la Federazione ha costruito la sua storia

A lezione di calcio italiano, ma non solo di gioco. Di regole, di comportamenti, di cultura sportiva, per migliorare, per crescere e per cercare di seguire, in futuro, l’esempio dell’Italia a tutti i livelli, in campo e fuori. Con questo scopo, una delegazione iraniana, guidata dal presidente della Lega Calcio e vice sindaco di Teheran Mostafa Ajourlou, è arrivata oggi a Roma ed è stata ricevuta dal presidente della Figc Giancarlo Abete nel salone del Consiglio federale. Presenti anche il vice presidente federale e presidente della LND Carlo Tavecchio, il presidente della Divisione Calcio a 5 Fabrizio Tonelli e il segretario Antonio Di Sebastiano.

Un incontro molto cordiale davanti alla Coppa del Mondo, simbolo di quei successi sui quali la Federazione ha costruito la sua storia. Illustrando per linee generali l’organizzazione della Figc e ponendo l’accento sulle varie componenti, il presidente Abete ha aperto le porte della Federazione all’Iran per uno scambio di informazioni con l’augurio «di rafforzare il rapporto anche in futuro». «Il calcio – ha spiegato il presidente – è lingua comune e stimola la comprensione tra i popoli, ma ha assunto anche una forte dimensione sociale ed economica. Siamo onorati della vostra visita e speriamo di potervi aiutare nel vostro percorso di crescita. Sono stato a Teheran, conosco il vostro calcio e ho potuto verificare di persona la passionalità del vostro popolo. In Italia c’è pari dignità tra il mondo professionistico e quello dilettantistico, fondamentali sono i successi delle nostre squadre, ma anche il ruolo che svolgono le Leghe, a cominciare dalla Lega Nazionale Dilettanti. Il nostro campionato di serie A registra ogni domenica una media di 25.000 spettatori a partita, il che significa che abbiamo un totale di 250.000 spettatori. Importante per la crescita sono i diritti televisivi che, secondo l’accordo firmato dalla Lega Calcio per i prossimi 6 anni, garantiscono una somma minima di 900 milioni di euro a stagione. Ma non bisogna dimenticare i vivai, fonte di crescita, per i quali la Figc, insieme alla LND, pone grande attenzione».

Il presidente della Lega Calcio iraniana Mostafa Ajourlou, accompagnato da 6 presidenti di serie A, 3 di serie B, 7 giornalisti e 3 professori universitari, ha illustrato lo scopo della visita: «L’Iran è un popolo con 7000 anni di storia; anche noi, come voi, abbiamo il sangue caldo, siamo gentili e comprensivi e amiamo il vostro popolo. Lo scopo che ci ha portato qui è il calcio professionistico in Italia, vogliamo conoscere ed imparare. Siamo passati professionisti da 7 anni e in questo campo siamo ancora piccoli: non ci vergogniamo ad allungare la mano verso di voi e a chiedere aiuto per cercare di migliorare il nostro campionato. Il calcio, oltre che sport, è diventato un motivo economico non indifferente e noi abbiamo bisogno di imparare».

Domani la delegazione iraniana farà visita al Centro federale di Coverciano.