4 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Nazionale A

Messaggio di Zambrotta: «Allo stadio per tifare, la politica resti fuori»

«Comunque, adesso, dobbiamo pensare a battere il Montenegro per rispettare i nostri programmi»

«Allo stadio si va per tifare»: non è un nuovo slogan, ma il messaggio inviato questa mattina da Gianluca Zambrotta, dopo gli episodi di violenza che hanno caratterizzato la notte di Sofia. «Noi giocatori – continua l’azzurro - vogliamo trasmettere i valori dello sport. Vogliamo regalare divertimento, la politica deve restare fuori dal terreno di gioco. Allo stadio vogliamo persone che vengono per tifare, non per organizzare la guerriglia. Chi vuole fare confusione, stia a casa».

E aggiunge: «Striscioni e svastiche non c'entrano nulla con il calcio, noi dal campo non li vediamo neppure perchè siamo concentrati sulla partita. Ma sappiamo tutti che i veri tifosi dell'Italia non sono quelli visti in occasione della partita con la Bulgaria. Il calcio dà segnali diversi da questi».

Ma Zambrotta non dimentica che mercoledì la Nazionale scenderà di nuovo in campo per affrontare il Montenegro, gara valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2010. E allora si concentra sul prossimo appuntamento: «Il nostro obiettivo è vincere le partite in casa e pareggiare quelle fuori, per questo il punto di sabato sera con la Bulgaria deve essere considerato buono anche se la vittoria poteva starci. In fondo la Bulgaria non è mai stata pericolosa. Comunque, adesso, dobbiamo pensare a battere il Montenegro per rispettare i nostri programmi».