28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Azzurri a Coverciano

Lippi: «Il modello da imitare siamo noi»

«Cipro è una trasferta insidiosa, una nazionale che in casa gioca bene e inoltre la affronteremo su un campo con poca erba, bisognerà stare attenti»

Primo giorno di raduno a Coverciano per la Nazionale di Marcello Lippi, in vista del doppio impegno di qualificazione ai Mondiali 2010 contro Cipro e Georgia. Il primo ostacolo in trasferta, a Larnaca. E Lippi non si fida: «Le difficoltà aumenterebbero se noi dovessimo considerare facile l'impegno, oggi non c’è più niente di facile – sottolinea il ct - bisogna preparare bene le partite: Cipro è una trasferta insidiosa, una nazionale che in casa gioca bene e inoltre la affronteremo su un campo con poca erba, bisognerà stare attenti».

Lippi parla anche dei due esclusi, Ambrosini e Materazzi: «Non ho nulla contro Ambrosini, è un professionista serio, ma a centrocampo ho sei giocatori per tre ruoli. Per quanto riguarda Materazzi, non volevo convocare, dopo Cannavaro, un altro giocatore reduce da infortunio. Materazzi non è assolutamente fuori, anzi».
E' un Marcello Lippi che confessa di essere emozionato, ma che mostra subito la proverbiale grinta. «Ho stabilito un certo tipo di programma- dice il ct riferendosi alle convocazioni - quindi ho deciso di puntare su determinati giocatori, cercando di inserire pian piano dei giovani. Ad esempio avrei convocato Montolivo e Giuseppe Rossi, che però non sono disponibili, ma avranno spazio, insieme ad altri calciatori interessanti e validi, come Balotelli. Tutti ragazzi che tra l'altro giocano con continuità nei loro club. Non convocare qualcuno, comunque, non significa avere qualcosa di personale nei confronti di quel giocatore, figuriamoci. Sono solo scelte, può darsi che sbagli, o può darsi che faccia bene».

E poi aggiunge: «Ho scelto di dare un giorno di riposo in più ai ragazzi perchè, dopo la prima di campionato e con questo caldo, è difficile recuperare. Anche adesso faremo solo lavoro blando, in maniera che possano rifiatare tutti, poi daremo un'accelerata. C'è qualche piccolo acciacco, ad esempio Aquilani, che ha dolore al collo di un piede, quindi farà lavoro differenziato, come Legrottaglie. Gli altri sono abbastanza a posto. Da domani, comunque, tutti disponibili, e si lavorerà con grande intensità». L'obiettivo è partire con il piede giusto in queste qualificazioni per il Mondiale sudafricano, quindi concentrazione. Ma non solo: «La ricetta per far bene è ritrovare lo spirito che ci ha portato alla vittoria di Berlino. Oggi il presidente Blatter ci consegnerà questo scudetto, e forse è la cosa più giusta portarlo adesso che cominciano le qualificazioni mondiali. Questo simbolo ci servirà. Ci servirà a ricordare come si fa, come si creano i presupposti per vincere, a ricordare come ci siamo compattati e cosa abbiamo fatto per vincerlo».

Quindi il modello da imitare adesso è proprio l'Italia di Lippi, quella Campione del Mondo del 2006. Quella protagonista dell'ultimo grande successo della Italia al livello di squadra.
La Nazionale, da ieri sera a Coverciano, ha cominciato questa mattina la preparazione (a porte chiuse) per i primi due impegni ufficiali della stagione. Il ct azzurro ha tutti a disposizione fatta eccezione per Luca Toni: l'ex attaccante della Fiorentina si aggregherà questa sera al gruppo, dopo aver giocato a Monaco la partita di addio al calcio del portiere tedesco Oliver Kahn.