19 marzo 2024
Aggiornato 03:30
Disturbi e rimedi

Lo strabismo si può correggere?

Il dottor Luigi Fusi spiega a Diario Salute TV come correggere lo strabismo attraverso metodo semplici o con la chirurgia

Lo strabismo è una condizione che ci rende tutti attenti: quando vediamo una persona con un occhio palesemente storto non sappiamo bene quale dei due guardare. Questo accade perché non comprendiamo se questa persona ci sta guardando più con l’occhio vedente o con quello malvedente – spiega Luigi Fusi, Medico Chirurgo specializzato in oculistica a Torino.

Cos’è lo strabismo?
«Lo strabismo è un elemento di deficit visivo. Ricordiamo, infatti, che i due occhi lavorano se sono coniugati: cioè se si muovono in modo armonico. Quindi se uno dei due palesemente è in fuori o in dentro, chiaramente quell’occhio lì non ha una capacità visiva buona», continua il dottor Fusi.

Un aiuto dall’ortottista
«Per fortuna ai giorni nostri si vedono sempre meno casi. Questo perché i bambini vengono portati dal medico oculista o dalla figura d’aiuto che è un’ortottista. Si tratta di una persona laureata che è deputata allo studio e gestione proprio dello strabismo. La figura dell’ortottista è fondamentale nello screening scolastico infantile e riabilitativo del difetto strabico».

Le soluzioni semplici…
«Lo strabismo molte volte può essere corretto e curato con il semplice uso di occhiali o con l’occlusione dell’occhio vedente attraverso un vetro o un tamponcino, allo scopo di far lavorare l’occhio pigro e correggere la posizione dell’occhio pigro».

…e quelle più complesse
«Quando tutto questo dà dei risultati modesti si può pensare di intervenire chirurgicamente. Il chirurgo provvederà a modificare la lunghezza dei muscoli che muovono gli occhi. Ricordiamo che questi si chiamano muscoli retti e sono, rispettivamente, un retto laterale, mediale, superiore e inferiore. Il chirurgo – previa visita accurata insieme a un’ortottista – decide se deve allungarne uno o accorciarne un altro. Quindi, le possibilità di correggere lo strabismo esistono a tutto tondo ma ricordiamo che la base per evitare la comparsa di uno strabismo è quella di far fare, eseguire e controllare la capacità visiva dei piccoli bimbi. Questo permette di comprendere sia se c’è un rischio di strabismo – e quindi di insegargli a vedere con entrambi gli occhi – e se questo non si risolve, intervenire chirurgicamente», conclude il dottor Luigi Fusi.