29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Tuina e massaggio tradizionale cinese

Tuina, cos’è e quali sono le differenze con il massaggio tradizionale occidentale

Il massaggio tradizionale cinese o Tuina utilizza manovre molto simili al massaggio occidentale ma impiega anche particolari tecniche per la stimolazione dei punti di agopuntura

Le principali differenze che abbiamo nel massaggio tradizionale cinese o Tuina e il massaggio occidentale, sono di origine tecnica e teorica – spiega Marco Superbi, operatore Tuina a Torino. Sicuramente una caratteristica importante del massaggio Tuina è quella di lavorare sugli stessi punti che utilizzano gli agopuntori. Dal punto di vista tecnico, invece, le manovre potranno sembrare simili ed essere principalmente manovre di frizione, lineari o circolari e, sovente, di impastamento. Esattamente come siamo abituati a vedere il massaggio tradizionale occidentale.

Le manovre tipiche del massaggio tradizionale cinese, Tuina
«Le manovre che caratterizzano il massaggio tradizionale cinese sono principalmente la manovra di rotolamento con il dorso della mano che viene eseguita rotolando il bordo laterale esterno della mano fino a tutte le nocche, in modo da creare una sorta di oscillazione e impastamento dei tessuti. Altra caratteristica principale del massaggio tradizionale cinese è quella di lavorare lungo particolari linee che sono, appunto, i canali utilizzati in agopuntura. La manovra potrà quindi essere movimentata seguendo queste linee e avrà dei tratti a salire e scendere ben prestabiliti», continua Superbi.

La stimolazione dei punti distali
«Un’altra caratteristica importante è che qualora trovassimo dei punti dolorosi, questi verranno stimolati attraverso una pressione oscillata, una pressione impastata, una pressione mantenuta fissa e talvolta vibrata. Si possono poi anche andare a stimolare punti molto lontani dalla zona del dolore. Per esempio, un dolore che si avverta nella parte inferiore della schiena potrà essere trattato con punti che si trovano sopra, dalla parte opposta e all’altezza delle spalle. Oppure punti che si trovano nella mano e addirittura punti che si trovano nella caviglia o nella gamba», conclude Marco Superbi.