17 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Epidemia polmonite e legionella

Polmonite nel Bresciano, ricerche non solo su legionella. Cos'è e come si trasmette

Escluse connessioni tra acquedotti, ma si conducono analisi su acqua potabile. Cos'è la legionella e come si trasmette

Dalla doccia un pericolo legionella
Dalla doccia un pericolo legionella Foto: Suti Stock Photo | shutterstock.com Shutterstock

Anche se restano ancora da capire le reali cause dell’epidemia di polmonite nel Bresciano, si sa che è di origine batterica. Tra le ipotesi è tuttavia spuntata quella della legionella. Le prime verifiche hanno escluso connessioni tra gli acquedotti delle zone interessate ma si continuano comunque le analisi sull’acqua potabile dei comuni più colpite, mentre sui campioni prelevati dai pazienti sono in corso le analisi batteriologiche all’Istituto superiore di sanità. E’ questo il punto della situazione fatto dal Ministero della Salute.

Particolarmente aggressiva
I casi di polmonite che si sono registrati in provincia di Brescia e Mantova sono «di origine verosimilmente batterica e particolarmente aggressiva», e l’Istituto superiore di Sanità ha ricevuto tutto il materiale organico relativo ai pazienti ricoverati e sta eseguendo le analisi batteriologiche, spiega infatti il ministero della Salute, che «monitora costantemente e con la massima attenzione la situazione».

Il percorso
Il Ministero ha anche diffuso una nota della Direzione generale Prevenzione, in cui si sottolinea il percorso in atto: «secondo le Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi la Regione Lombardia sta procedendo alla coltura delle secrezioni bronchiali o dell’espettorato di tutti i pazienti ricoverati con diagnosi di polmonite di natura da diagnosticare. La ricerca eziologica è indirizzata anche verso altre possibili cause». Quindi, «fermo restando le inchieste epidemiologiche in corso per identificare eventuali luoghi comuni di possibile esposizione, è stata effettuata una verifica con i gestori degli acquedotti dei comuni bresciani interessati, confermando che non vi sono interconnessioni strutturate fra gli stessi che giustifichino un interessamento dei differenti comuni». Tuttavia, «sono in corso le analisi conoscitive sull’acqua potabile prelevata nei comuni con più casi e sono state fornite alla popolazione le informazioni necessarie nei confronti del rischio legionella».

La legionella
Riguardo all’ipotesi legionellosi - gli esperti del ministero ricordano che si può contrarre «respirando l’aerosol formato da acqua contaminata». Pertanto, rubinetti o docce, i cui circuiti sono colonizzati dal batterio. Ma «le grandi epidemie sono spesso causate dalle emissioni di aerosol, diffuso anche a lunga distanza, da torri evaporative o di raffreddamento» dove l’acqua di raffreddamento è contaminata da Legionella. E «non si contrae bevendo acqua contaminata e neppure per trasmissione da uomo a uomo».

Cosa causa le Legionellosi
La Direzione generale Prevenzione ricorda che la legionellosi è un’infezione, causata da un batterio chiamato ‘Legionella’, che colpisce l’apparato respiratorio e può manifestarsi con una grave forma di polmonite. Insorge bruscamente dopo un periodo di incubazione di 2-10 giorni e può essere accompagnata da sintomi quali: temperatura corporea elevata, dolori addominali, diarrea, vomito, confusione mentale, delirio. «La maggior parte degli individui sani resiste alla malattia», ma «il rischio di acquisizione è correlato alla suscettibilità individuale del soggetto esposto, alla concentrazione e al tipo di Legionella, al tempo di esposizione».
La Legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, in ambienti di acqua dolce (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la Legionella attraverso le reti di distribuzione dell’acqua potabile nelle città, dove può essere presente in bassa concentrazione, può colonizzare gli ambienti idrici artificiali come gli impianti idrici dei singoli edifici, grandi impianti di climatizzazione (torri evaporative e di raffreddamento), vasche idromassaggio, fontane, e così via. Quando tali sistemi sono scarsamente manutenuti, si possono creare condizioni di proliferazione del batterio, che può raggiungere anche concentrazioni molto elevate.

Come si contrae
Quindi, «la malattia si può acquisire respirando l’aerosol formato da acqua contaminata». La produzione di aerosol può avvenire attraverso l’uso di rubinetti o docce, i cui circuiti siano colonizzati dal batterio. «Le grandi epidemie sono tuttavia – ricorda il Ministero della Salute – spesso causate dalle emissioni di aerosol, diffuso anche a lunga distanza, da torri evaporative o di raffreddamento, non adeguatamente pulite e disinfettate in cui l’acqua di raffreddamento è contaminata da Legionella». «La malattia – avvertono gli esperti del ministero – non si contrae bevendo acqua contaminata e neppure per trasmissione da uomo a uomo».