Silvio Garattini riceve la Benemerenza dal Consiglio regionale lombardo
Il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana: grazie a lui vita di tutti è molto migliorata
MILANO – La Regione Lombardia ha premiato il celebre medico, ricercatore e immunologo Silvio Garattini assegnandogli una benemerenza «per i meriti medico-scientifici riconosciuti a livello internazionale e l’impegno instancabile nello sviluppo della ricerca farmacologica. La ‘benemerenza’, una piccola scultura di Arnaldo Pomodoro sul tema della Rosa Camuna, è stata consegnata ieri mattina a Garattini «non solo per ringraziarlo ma anche per festeggiarlo» dato che il prossimo novembre compirà 90 anni. Alla cerimonia, nell’aula del Consiglio regionale, il professore era accompagnato dalla moglie, Anny Fagnani.
Un asset di grande importanza
«Mai come ora la ricerca è un asset di grande rilevanza: per merito delle ricerche del professor Garattini la vita di tutti ha avuto importanti miglioramenti – ha affermato il presidente della Regione Attilio Fontana, aggiungendo – Credo si possa dire che la Lombardia ha un investimento per la ricerca che può essere paragonato a quello della Germania ma nonostante ciò l’impegno va possibilmente aumentato».
«Mi ha colpito un passaggio di un suo articolo recente, in cui il professore afferma ‘le mie opinioni sono sempre ispirate dai risultati oggettivi, come nella ricerca, nella scienza non ci sono le sfumature della politica’», ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, sottolineando «io credo che la politica, con tutte le sue ‘sfumature’ debba fornire supporto unanime al mondo della ricerca».
Dal canto suo, Garattini ha spiegato che «la ricerca deve essere un investimento, i cui sviluppi hanno bisogno non solo di cervelli, ma anche di strutture (laboratori, strumentazioni) adeguate ai tempi, oltre che di flessibilità da applicare a favore dei ricercatori».
Garattini è stato fondatore e direttore dell’Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, ed è autore di centinaia di lavori scientifici, pubblicati in riviste nazionali e internazionali, oltre che di numerosi volumi nel campo della farmacologia. Oggi il professore fa parte del Gruppo 2003 che riunisce i ricercatori italiani più menzionati nella letteratura scientifica internazionale e dal 2017 è presidente del ‘Cluster lombardo scienze della vita’, la comunità che raccoglie tutti gli attori, pubblici e privati, impegnati nell’ambito di diagnostica, terapie avanzate, farmaceutica, medical devices e tecnologie applicate alla salute.
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