26 settembre 2023
Aggiornato 21:30
Melatonina

Smartphone e luci notturne: inibiscono la melatonina provocando danni alla salute

Le luci notturne e gli smartphone utilizzati nelle ore serale potrebbero mettere a repentaglio la salute. Ecco i disturbi a cui potresti andare incontro

Luce notturna e smartphone: provocano una carenza di melatonina
Luce notturna e smartphone: provocano una carenza di melatonina Foto: Shutterstock

Che l’utilizzo di dispositivi elettronici facesse male alla nostra salute, specie se utilizzati prima di coricarsi, lo sapevamo già grazie alle numerose ricerche provenienti da studi scientifici. Tuttavia, solo ora alcuni scienziati sono riusciti a comprendere l’origine del problema. Alla base dei disturbi del sonno generati dalla luce ci sarebbe una riduzione della produzione di melatonina. Ma una sua carenza potrebbe provocare anche disturbi più seri. Ecco perché.

Pericolo per la salute di adulti e adolescenti
Il pericolo principale, nell’usare smartphone o luci notturne, è rappresentato dal fatto che il nostro organismo riduce il rilascio di melatonina. Ormone che dovrebbe essere secreto in abbondanza proprio durante la notte. A suggerirlo sono stati alcuni ricercatori dell’Università del Colorado Boulder. «Sebbene gli effetti della luce siano ben studiati negli adulti, praticamente non si sa nulla di come l'esposizione alla luce serale influenzi la fisiologia, la salute e lo sviluppo dei bambini in età prescolare. In questo studio, abbiamo scoperto che questi bambini erano estremamente sensibili alla luce», spiega il dottor Lameese Akacem, istruttore e ricercatore.

I bambini sono diversi dagli adulti
I bambini presentano una differenza anatomica strutturale a livello oculistico rispetto agli adulti. In particolare sembra siano maggiormente sensibili alla luce. Per questo motivo i ricercatori hanno cercato di comprendere gli effetti che tale differenza potrebbe esercitare sul rilascio ormonale e sulla qualità del sonno. Lo studio si è quindi concentrato sulla melatonina, un ormone indispensabile per il mantenimento del ciclo sonno-veglia, della temperatura corporea, della pressione sanguigna e il metabolismo del glucosio.

Lo studio
Per approfondire l’argomento gli studiosi hanno arruolato dieci bambini di età compresa fra i 3 e i 5 anni. Tuti dovevano seguire un preciso programma di sonno regolare al fine di stabilizzare il ritmo sonno-veglia. Durante il periodo di studio, gli scienziati rilevavano – attraverso la saliva – i livelli di melatonina. Dopo alcuni giorni, è stato chiesto ai genitori di trasformare completamente le stanze dei loro figli ricoprendo bene le finestre con un’apposita plastica nera, minimizzando la luce della camera da letto e utilizzando solo lampadine a voltaggio bassissimo. Il giorno seguente, prima di andare a dormire – per circa un’ora – i bambini dovevano invece utilizzare un dispositivo luminoso che emetteva 1.000 lux. Al termine i ricercatori hanno di nuovo raccolto i campioni di melatonina.

I risultati
Gli scienziati hanno scoperto che solo un’ora di esposizione alla luce ha provocato una drastica diminuzione dei livelli di melatonina pari all’88% in meno. E i livelli sono rimasti estremamente bassi anche dopo aver spento totalmente le luci. Nella maggior parte dei bambini non è tornata, ore dopo, neppure al 50%. Questo accade perché la quantità di melatonina secreta dal cervello viene influenzata dall’esposizione alla luce poiché «l'obiettivo luminoso è molto più chiaro», nei soggetti in età prescolare. «Le pupille sono più grandi, il che consente alla luce di colpire maggiormente la retina. Quindi è importante che i genitori evitino di esporre i figli a luce molto intensa prima di andare a dormire», conclude il dottor Akacem. E ciò è valido sia per i tablet che per la cattiva abitudine di tenere una lucina accesa nella camera da letto.

Approfondimento: cos’è la melatonina
Si tratta di un composto totalmente naturale prodotto dalla ghiandola pineale, che ha alcune somiglianze con un neurotrasmettitore. Oltre a essere coinvolto con il ritmo circadiano e la qualità del sonno, una sua carenza sembra essere associata a numerose patologie. D’altro canto favorire la secrezione di melatonina potrebbe migliorare molte condizioni. «Alcuni studi hanno dimostrato che la melatonina può anche essere efficace nel cancro al seno, nelle malattie fibrocistiche del seno e nel cancro del colon. La melatonina ha dimostrato di modificare l'immunità, la risposta allo stress e alcuni aspetti del processo di invecchiamento; alcuni studi hanno dimostrato miglioramenti nei disturbi del sonno e alcuni sintomi dei pazienti con malattia di Alzheimer. Il ruolo antiossidante della melatonina può essere potenzialmente utile per le condizioni in cui lo stress ossidativo è coinvolto nei processi patofisiologici», spiega Samir Malhotra Assistant Professor del Dipartimento di Farmacologia del PGIMER a Chandigarh (India).

Inquinamento luminoso e cancro
E’ importante sottolineare che molti studi hanno evidenziato come l’eccesso di luci nelle ore notturne potrebbe predisporre all’insorgenza del cancro. «È stato suggerito che il costante aumento dell'incidenza del cancro nei paesi sviluppati negli ultimi 100 anni è causato dalla routine, l'estensione artificiale del fotoperiodo da parte delle luci elettriche, o "inquinamento luminoso». Un lungo fotoperiodo si traduce in una minor secrezione di melatonina durante la notte. Negli animali, la melatonina inibisce l'incidenza di tumori chimicamente indotti, che è aumentata dalla soppressione pineale (fase lunga della luce) o dalla pinealectomia. La pinealectomia stimola la melatonina inibendo la crescita e talvolta la metastasi dei tumori sperimentali del polmone, fegato, ovaio, ipofisi e prostata oltre a melanoma e leucemia.

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[1] MedGenMed. 2004; 6(2): 46. Published online 2004 Apr 14. PMCID: PMC1395802 The Therapeutic Potential of Melatonin: A Review of the Science Samir Malhotra, MD, Girish Sawhney, MD, and Promila Pandhi, MD