Le gengive si ritirano? Ti lavi i denti male. Ecco come farlo nel modo giusto
La recessione gengivale è un problema molto diffuso in Italia e all’estero. Gli esperti spiegano cause e soluzioni
Quando si parla di salute dentale, la risposta è (quasi) sempre la stessa: se qualcosa non va nel modo giusto è colpa nostra. Mentre per altre malattie spesso si parla di genetica e quindi di ereditarietà, quando ci riferiamo ai denti o alle gengive la responsabilità è – a quanto pare – tutta nostra. In particolare, se assistiamo allo strano fenomeno delle gengive ritirate, probabilmente stiamo usando lo spazzolino nella maniera sbagliata.
Abitudini pericolose
Se le gengive si ritirano il problema principale è che non sappiamo usare bene lo spazzolino. Infatti, il disturbo può presentarsi sia se spazzoliamo i denti troppo poco, e di conseguenza favoriamo l’accumulo di placca, sia se lo facciamo esageratamente. In quest’ultimo caso l’azione meccanica esercitata fa sì che la radice, a poco a poco, si scopra. E il danno – secondo quanto dichiarata ad ANSA da Raffaele Acunzo dell'Università Statale di Milano – può addirittura essere tanto grave da richiedere un intervento chirurgico.
Un problema molto diffuso
Non è affatto insolito assistere alla recessione gengivale: si parla di un minimo del 30% delle persone coinvolte. Ma, a seconda di dove si vive, le percentuali possono salire alle stelle registrano il 100% degli individui colpiti. I dati sono stati pubblicati recentemente sul Journal of Periodontology in un lavoro condotto da Acunzo in collaborazione con Giulio Rasperini, docente presso lo stesso dipartimento e membro della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia.
Come usare lo spazzolino?
«Nello studio - racconta ad Ansa Acunzo - dopo l'intervento chirurgico abbiamo insegnato a 30 dei pazienti coinvolti a usare lo spazzolino manuale con setole morbide e, agli altri 30, a usare lo spazzolino elettrico roto-oscillante (che ruota e pulsa allo stesso tempo). A distanza di sei mesi dalla chirurgia si è visto che la recessione gengivale si ripresentava più frequentemente nei pazienti che avevano usato lo spazzolino manuale, rispetto a coloro che avevano usato quello roto-oscillante». Lo studio, tuttavia, non vuole demonizzare lo spazzolino manuale, ma solo evidenziarne criticità. Lo spazzolino deve essere utilizzato sempre in senso verticale ovvero partendo dalla gengiva verso il dente e mai in orizzontale. E’ essenziale che lo spazzolino sia sempre inclinato di 45 gradi, in questo modo si potrà asportare con più facilità la placca dal solco gengivale. Per vedere come si esegue in maniera esatta la procedura, si può guardare questo video su Youtube.
Alla base di tutto c’è l’infiammazione
Alla base della recessione gengivale c’è, come sempre, l’infiammazione, spesso provocata dalla presenza di placca batterica o, come abbiamo detto, da traumi provocati dallo spazzolino. Ma non solo: anche i piercing potrebbero esserne la causa. «Ultimamente stiamo osservando la comparsa del problema anche nei pazienti che hanno un piercing labiale che può determinare traumatismo sul tessuto gengivale e in pazienti suscettibili dopo il trattamento con un apparecchio ortodontico».
Chirurgia mucogengivale
Nel caso il problema fosse abbastanza rilevante, gli esperti consigliano di sottoporsi alla chirurgia mucogeginvale. Questo permette di riposizionare la gengiva esattamente dove si trovava quando era in buona salute. In questo caso il personale medico avrà cura di ricostruire il tessuto gengivale dove ci sono le radici dentali scoperte. Per farlo viene prelevato nel palato o nelle zone adiacenti del tessuto sano. Si tratta di una pratica molto richiesta, specie se a essere coinvolti sono i denti frontali.