18 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Al via la campagna #ReumaDays

Malattie reumatiche, un italiano su due non sa come prevenirle

La SIR scende nelle piazze di 11 città per istruire i cittadini su come fare prevenzione delle malattie reumatologiche che colpiscono oltre 5 milioni di persone

Artrite è una malattia reumatica
Artrite è una malattia reumatica Foto: Shutterstock

ROMA – Le malattie reumatiche, o reumatologiche, colpiscono oltre 5 milioni di persone, eppure il 54% degli italiani non sa che è possibile prevenirle. Per sette cittadini su dieci, infatti, le principali cause di questi disturbi sono il clima freddo o umido. Solo la metà indica tra i fattori di rischio gli stili di vita scorretti come l’eccesso di peso, il fumo di sigaretta o la sedentarietà. E il 90% vorrebbe ricevere maggiori informazioni e notizie da parte degli specialisti reumatologi.

Al via il #ReumaDays
Quelli riportati sono i dati che emergono da un sondaggio condotto dalla Società Italiana di Reumatologia (SIR), nella prima tappa della campagna itinerante #ReumaDays la SIR incontra i cittadini, che si è svolta a Rimini proprio in occasione del congresso nazionale di fine novembre, intervistando 2.000 persone. Un'ulteriore conferma della necessità di promuovere informazione ed educazione ha spinto la SIR ad avviare un vero e proprio tour in tutta Italia che viene presentato oggi all’Auditorium del Ministero della Salute a Roma. Nelle prossime settimane gli specialisti della SIR «scenderanno in piazza» in altre 10 città della Penisola per spiegare ai cittadini come giocare d’anticipo contro patologie molto serie e potenzialmente invalidanti come artrite reumatoide, spondilite, artrite psoriasica o reumatismi extra-articolari.

Le varie tappe e gli obiettivi
Nelle varie tappe saranno allestiti info point dove i cittadini potranno dialogare con gli esperti reumatologi e ricevere materiale informativo tra cui l’opuscolo, realizzato dalla SIR, Come prevenire e affrontare le malattie reumatiche. Inoltre saranno organizzate in ogni città specifiche lezioni di salute nelle scuole e nei centri anziani e tavole rotonde che vedranno la partecipazione di medici, cittadini e rappresentanti dei pazienti reumatici. L’obiettivo finale è aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza sulle oltre 150 malattie reumatiche che colpiscono più di 5 milioni di italiani d’ogni fascia d’età.

Patologie destinate ad aumentare
«Sono patologie destinate ad aumentare di pari passo con il crescere dell’età media della popolazione del nostro Paese – afferma il prof. Mauro Galeazzi, Presidente Nazionale SIR – Solo l’artrite e l’artrosi interessano il 16% degli italiani mentre l’osteoporosi il 7,6%. Se non vengono curate in modo adeguato e tempestivo possono compromettere seriamente la qualità della vita ed essere anche mortali. Diventa perciò fondamentale la prevenzione, anche primaria: vanno seguite scrupolosamente alcune regole del benessere a partire dal controllo del peso corporeo. Anche le sigarette devono essere eliminate perché, oltre il cancro e i disturbi cardiovascolari, favoriscono anche l’insorgenza di patologie autoimmuni sistemiche. Si calcola che – prosegue Galeazzi – in una persona geneticamente predisposta, il fumo aumenta di ben 15 volte il rischio di artrite reumatoide. Con questo tour vogliamo anche coinvolgere direttamente le Istituzioni; per questo è importante presentare questa campagna direttamente al Ministero della Salute».

Riconoscere i segnali
«Insegneremo agli italiani come riconoscere i più evidenti segnali specifici delle malattie – aggiunge il prof. Luigi di Matteo, Vice Presidente SIR – Dolori articolari e muscolari persistenti, affaticabilità, rigidità osteoarticolare e lombalgia, mani fredde, secchezza oculare, sono sintomi che contraddistinguono i disturbi reumatici. Chi ne soffre deve quindi rivolgersi tempestivamente ad uno specialista reumatologo. Oggi abbiamo a disposizione terapie con le quali possiamo garantire la remissione della patologia e quindi un ritorno a una vita normale. Tuttavia – sottolinea l'esperto – in ancora troppi casi siamo costretti a intervenire quando è già tardi e le cure risultano così meno efficaci. Le malattie alle ossa e agli organi di locomozione, infatti, rappresentano la terza causa di invalidità in Italia. L'assistenza socio-sanitaria per l'artrite reumatoide, l'artrite psoriasica e la spondilite anchilosante costa invece alla collettività più di 4 miliardi di euro l'anno, quasi la metà dei quali dovuti alla perdita di produttività dei lavoratori colpiti».

Promuovere la specialità medica
«Con questa iniziativa – dichiara la dott.ssa Manuela Di Franco delegato regionale SIR per il Lazio – vogliamo anche promuovere, su tutto il territorio nazionale, la nostra specialità medica. Il reumatologo è, infatti, una figura professionale che deve essere maggiormente incentivata e valorizzata all’interno del sistema sanitario per far fronte alle nuove sfide che dovremo affrontare nei prossimi anni».

Il tour
Dopo Rimini, le città coinvolte dal #ReumaDays saranno: Ancona (28 febbraio - 1 marzo), Pescara (3-4 marzo), Potenza (9-10 marzo), Ragusa (12-13 marzo), Cagliari (17-18 marzo), Siena (21-22 marzo), Perugia (24-25 marzo), Brescia (4-5 aprile), Udine (7-8 aprile) e Padova (10-11 aprile). La campagna nazionale è realizzata anche grazie al ruolo attivo svolto dalle associazioni di pazienti ANMAR Onlus (Associazione Nazionale Malati Reumatici) e APMAR (Associazione Nazionale per Persone con Malattie Reumatologiche e Rare) che aiutano la SIR nelle varie iniziative.
«E’ un piacere e un dovere scendere in piazza a fianco dei reumatologi per una campagna che vuole raggiungere in modo capillare più cittadini possibili – commenta la dott.ssa Silvia Tonolo, Presidente Nazionale ANMAR Onlus – Come rappresentanti dei pazienti sappiamo perfettamente come alcune malattie possano rendere difficili o impossibili semplici gesti quotidiani come aprire un barattolo, mettere una firma su un documento o guidare un’automobile. Ben vengano quindi tutte le iniziative volte a contrastare questi disturbi sempre più diffusi. ANMAR sarà presente con le proprie associazioni regionali a supportare gli eventi in tutte le date».

Informare tutti
«E’ importante riuscire a informare a 360 gradi tutta la popolazione – conclude la dott.ssa Antonella Celano Presidente Nazionale APMAR – Dobbiamo riuscire a mettere in guardia anche i giovani e i giovanissimi sui rischi che possono correre. Le malattie reumatiche, infatti, non interessano solo ed esclusivamente gli anziani. L'artrite reumatoide è, per esempio, una delle più gravi e colpisce soprattutto le donne in età fertile tra i 35 e i 40 anni».
Il progetto #Reumadays è realizzato grazie al contributo non condizionato di Sanofi, BMS, Abiogen, Abbvie, Novartis, Roche e Celgene.