29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Dieta

Vuoi perdere peso? Modifica le ore in cui mangi

Alcuni ricercatori statunitensi sono riusciti a scoprire che si può perdere peso senza tante rinunce modificando i tempi relativi ai pasti

Dieta, gli orari giusti
Dieta, gli orari giusti Foto: Shutterstock

E’ una lotta continua quella contro i chili di troppo. Tant’è vero che la bilancia, a giorni alterni, si trasforma da amica a nemica. Ed è così che sul web vengono pubblicate diete di ogni genere, molte delle quali decisamente assurde e prive di fondamento scientifico. A volte, però, sarebbe sufficiente modificare le modalità del pasto, piuttosto che il tipo di alimenti. È quanto suggeriscono alcuni scienziati statunitensi: secondo loro il segreto del peso forma risiede nei tempi di ogni pasto.

Il problema è nel programma alimentare
A detta dei ricercatori non bisogna concentrarsi eccessivamente su un cibo piuttosto che un altro: l’ideale è fare caso al programma alimentare. Un po’ come dire che non è importante il tipo di sport che fai, bensì come lo fai. Anche nel cibo accade la stessa identica cosa: puoi scegliere tra una grande varietà di cibi ma è fondamentale controllare gli orari. Per esempio devi anticipare una cena oppure saltarla.

Miglior combustione di grassi
Questo piccolo escamotage ci permette di ridurre i morsi della fame e migliorare la combustione dei grassi. «Mangiare in una finestra temporale molto più piccola di quella in cui le persone sono abituate a fare può aiutare a perdere peso», ha dichiarato Courtney Peterson, professore associato presso l'Università di Alabama a Birmingham, negli Stati Uniti. «Abbiamo scoperto che è meglio mangiare tra le 8 e le 14, seguito da un livello di appetito giornaliero mantenuto costante per 18 ore anche durante l'intera giornata, rispetto a mangiare tra le 8:00 e le 20:00, che è quello che fa l'americano medio», continua Peterson.

Perdi peso senza morire di fame
Questo tipo di dieta è stata ribattezza con il nome di Time Restricted Eating o Time Restricted Feeding  (eTRF) e sembra aiutare le persone a perdere peso velocemente senza morire di fame come accade con le classiche diete. Questo, per lo meno, è quanto hanno dichiarato i loro ideatori, ma gli scienziati hanno voluto indagare sulla reale efficacia della pratica. Lo studio è il primo test condotto sugli esseri umani che hanno seguito la dieta eTRF.

Alterazioni del consumo dei grassi
Secondo i risultati ottenuti dagli scienziati, la dieta è stata in grado di diminuire sia l’oscillazione della fame che alterare il consumo di grassi e carboidrati. Con questa tecnica le persone mangiano l’ultimo pasto entro la prima metà del pomeriggio e non mangiano più niente fino al mattino successivo. Quindi, saltare un pasto potrebbe essere più efficace che farne tanti riducendo al minimo le calorie. Già studi precedenti condotti su modello animale avevano evidenziato risultati simili. L’ipotesi dei ricercatori è che il corpo umano è dotato di un orologio interno strettamente correlato con il tasso metabolico. E il nostro metabolismo è decisamente più attivo nella prima metà della giornata.

Non bruci più calorie
Il paradosso è che pare che il metodo non influisca sul numero totale delle calorie bruciate dai volontari, ma diminuiva i morsi della fame e il consumo di grasso corporeo durante le ore notturne, con un miglioramento evidente della flessibilità metabolica, ovvero della capacità del nostro organismo di bruciare i grassi. In ogni caso, prima di cantar vittoria, i ricercatori avvertono che «sarà necessario uno studio più ampio e completo per scoprire se la dieta è sostenibile anche a lungo termine».