16 luglio 2025
Aggiornato 06:30
Chip per controllare l’umore

Scoperta shock: militari statunitensi impiantano chip per controllare il cervello delle persone

Una ricerca guidata da DARPA e condotta da alcuni scienziati del Massachusetts General Hospital, è riuscita a testare i primi microchip in grado di controllare l’umore delle persone

Il microchip che cambia il tuo umore
Il microchip che cambia il tuo umore Foto: Shutterstock

Probabilmente è il sogno di chi da sempre ci governa, ma anche di alcuni scienziati alla scoperta del funzionamento del cervello umano: controllare l’umore e, di conseguenza, il comportamento delle persone. A riuscirci sembra essere stata l'Agenzia per i progetti di ricerca avanzata della Difesa del Pentagono (Defense Advanced Research Projects Agency), altrimenti conosciuta con il nome di DARPA. Niente allarmismi però: il sistema di controllo mentale servirà solo per le persone affette da disturbi dell’umore o per guarire da malattie attualmente incurabili.

Funziona grazie a un microchip
I primi test, secondo quanto dichiarato dai ricercatori dell'Università della California e del Massachusetts General Hospital (MGH) di Boston, sono stati già effettuati. Gli studiosi hanno impianto degli impianti a circuito chiuso che utilizzano degli algoritmi di intelligenza artificiale in grado di rilevare vari disturbi dell’umore. Una volta indentificati rilasciando delle micro scosse elettriche per riportare il cervello di una persona in buona salute.

Potrebbero anche curare l’Alzheimer
Prima che i fanatici del complottismo si scatenino contro gli eventuali usi del microchip, è importante sottolineare che l’idea è quella di utilizzarli per curare sia malattie mentali che neurodegenerative. Per esempio, si potrebbero sconfiggere varie forme di demenza, Alzheimer, morbo di Parkinson, epilessia e depressione cronica.

I test
I chip sono stati recentemente testati su sei volontari affetti da epilessia. Per comprenderne l’efficacia ai pazienti sono stati anche impianti elettrodi nel cervello. In questo modo gli scienziati hanno potuto tenere sotto controllo l’andamento delle funzioni cerebrali. «la cosa eccitante di queste tecnologie è che per la prima volta avremo una finestra sul cervello per capire cosa sta accadendo all’interno del cervello», ha dichiarato a Nature , Edward Chang, neuroscienziato dell'Università della California.

Di che umore sei?
Ormai ci sono migliaia di app e siti internet predisposti alla condivisione del nostro umore. Ma, a quanto pare, grazie al microchip i ricercatori sono riusciti a fare molto di più: monitorare l’attività cerebrale e gli stati d’animo dei volontari per tre settimane. Al termine hanno creato un algoritmo che decodificasse la mutazione degli stati d’animo. Sebbene si tratti di un’importante scoperta sono stati già sollevati molti dubbi etici: qualcuno può accedere ai nostri sentimenti in tempo reale vanificando così ogni tentativo di proteggere la nostra privacy. Ma i ricercatori stanno comunque andando dritti verso il loro obiettivo: «avremo accesso ad attività che codificano i loro sentimenti», conclude Alik Widge, direttore dell'ingegneria del team MGH.