Ecco cosa ti accade quando di mangi le unghie. E i rimedi per evitarlo
L’onicofagia è un disturbo particolarmente diffuso, ma se non si fa attenzione si può incappare in tutta una serie di problematiche per la salute. I consigli per smettere di mangiare le unghie
Il disturbo prende il nome di onicofagia ed è contraddistinto dal desiderio, più o meno frequente, di mangiarsi le unghie. E se questa apparentemente innocua mania ci aiuta a contrastare lo stress giornaliero, pare non sia inoffensiva come spesso si sostiene. L’abitudine, a lungo andare, potrebbe provocare ripercussioni sia localmente che a tutto il resto dell’organismo. Ecco cosa ti accade se mangi le unghie e i rimedi per smettere di farlo.
Perché ci mangiamo le unghie?
Generalmente iniziamo mangiarci le unghie a causa di un problema temporaneo: ansia, agitazione e stress sembrano essere le cause più comuni. Tant’è vero che viene considerato un disturbo del controllo degli impulsi. Si tratta quindi di un comportamento tipico che si presenta soprattutto nelle persone di temperamento nervoso. In modo molto simile altri si strappano le pellicine intorno alle unghie o si mordono le labbra fino a creare dei piccoli traumi. Va da sé che quando si inizia a farlo – e si trova giovamento in termini di stress – non si smette più e con il passar del tempo diviene una vera e propria abitudine difficile da sradicare.
I disturbi correlati all’onicofagia
Molto spesso le persone che tendono a mangiucchiarsi le unghie hanno altri disturbi del controllo degli impulsi. Tra questi la dermatofagia, ovvero il desiderio di mordere in maniera compulsiva la pelle intorno alle unghie. In altri casi si può evidenziare la Dermatillomania, cioè lo stuzzicarsi ripetutamente la pelle del viso, magari per eliminare brufoli, pustole, peli o anche imperfezioni totalmente inesistenti. In modo del tutto similare si può presentare la tricomania, ovvero quella voglia di tirarsi le ciocche dei capelli, i peli della barba, le sopracciglia o altri peli del corpo.
Le conseguenze dell’onicofagia
Come abbiamo detto, mangiarsi le unghie porta degli evidenti problemi. Il primo e più comune è l’arrossamento del letto ungueale e il danneggiamento dell'eponichio. Tutto ciò può portare a infezioni virali, batteriche o fungine come il patereccio o la paronchia e l’onicomicosi.
Infezioni batteriche
Il problema non riguarda solo le unghie, ma l’intero organismo. Nelle mani, specie accanto al letto ungueale, si depositano ogni giorno migliaia di batteri. Ogni volta che mettiamo le unghie in bocca corriamo il rischio di prenderci infezioni piuttosto serie. Ricordiamo infatti alcuni tipi di parassitosi come gli ossiuri e l’herpes labiale. Inoltre, l’ingestione delle unghie potrebbe provocare anche disturbi allo stomaco.
Problemi odontoiatrici
Come se non bastasse, si possono anche verificare problemi odontoiatrici di cui il più comune è una malocclusione dentale. Ma anche lesioni gengivali, eccessiva usura degli incisivi e persino la carie. Mentre si mangiano le unghie, infatti, viene intaccata anche una sostanza denominata adamantina, quella che noi conosciamo con il termine di smalto dentale.
Come smettere di mangiarsi le unghie?
Metodi infallibili non esistono, ma ci sono alcuni rimedi naturali che potrebbero aiutarci. Il rimedio più comune è uno smalto – che può essere applicato anche dagli uomini – a base di un composto chimico particolarmente amaro e sgradevole, chiamato denatonio benzoato. Difficilmente una persona riuscirà a mettere un’unghia in bocca con un sapore così disgustoso. Altre persone, invece, si affidano a rimedi più green come lo strofinare uno spicchio d’aglio direttamente sull’unghia. Oltre a essere un deterrente aiuta a contrastare la formazione di batteri e aiuta l’unghia a ricrescere più velocemente. In ogni caso tutti questi rimedi funzionano in maniera limitata se non si interviene sull’origine del problema, quindi sull’ansia e sullo stress.