23 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Sintomi e malattie

Extrasistole

Cosa sono le extrasistoli, come riconoscerle, i sintomi, le cause e le patologie correlate

Extrasistole
Extrasistole Foto: Shutterstock

Cos’è un’extrasistole?
L’extrasistole nient’altro è che un battito cardiaco che si manifesta con leggero anticipo rispetto agli altri. È dovuta quindi a una contrazione prematura del cuore. Va tuttavia specificato che ciò che noi avvertiamo non è tale battito, ma la sensazione di vuoto che ne deriva.

L’extrasistole non ha età
E’ uno dei pochi disturbi cardiaci che si può manifestare in qualsiasi momento e a qualsiasi età. Ma va sottolineato che in molti bambini aumentano nella fase adolescenziale. In tale caso non è motivo di preoccupazione ma si tratta di una fase che andrà via nel giro di qualche mese. Alcuni studi hanno evidenziato che l’attività fisica moderata potrebbe aiutare a ridurre il problema nei bambini, qualora le extrasistoli si verificassero in seguito a sedentarietà.

Da dove nasce l’extrasistole?
Le extrasistoli sono catalogate come aritmie semplici e, in linea di massima, nascono dal nodo-seno atriale (NSA) di Keick e Flack, ovvero nel luogo in cui si origina l’attività elettrica del cuore. Durante le extrasistoli è possibile che l’impulso cardiaco tragga origine per lo più da centri sostitutivi, anziché del centro primario del nodo seno atriale, producendo aritmie. A seconda della localizzazione di tale centro si parlerà di extrasistoli atriali o ventricolari.

  • Approfondimento: cos’è il nodo del seno atriale?
    Il nodo del seno atriale di KeithFlack – nome dei suoi scopritori – è una parte di tessuto cardiaco da cui originano gli impulsi elettrici e quindi le relative contrazioni o battiti cardiaci. Si trova nell’atrio destro in prossimità della vena cava superiore. Viene anche chiamato pacemaker o contapassi fisiologico perché dà luogo alle normali sistole cardiache.

I vari tipi di extrasistole
Esistono diversi tipi di extrasistoli a seconda del modo in cui si manifestano. Vi sono, per esempio le extrasistoli atriali che di norma hanno una pausa compensatoria – ovvero il periodo dell’extrasistole compreso la pausa è uguale al tempo dei due cicli sinusali. Al contrario, vi sono le extrasistoli atriali che hanno una pausa inferiore al tempo dei due cicli sinusali, in questo caso viene detto non compensatoria. Infine, c’è l’extrasistole interpolata che si inserisce fra i due battiti sinusali successivi.

Dalle bigemine alle triplette
Le extrasistoli possono essere bigemine se compaiono dopo ogni battito sinusale o trigemine se si formano ogni due battiti sinusali. Ma possono essere anche doppie (coppia di extrasistole), triple definite triplette.

La causa delle extrasistoli
Nella maggior parte dei casi le extrasistoli non hanno una causa patologica, specie se si verificano insieme a un pasto abbondante o in presenza di problemi di digestione. Tra questi anche il reflusso gastroesofageo, l’ernia itale o alcune forme di gastrite. Causa di extrasistoli può essere anche un prolasso alla valvola mitralica o insufficienza aortica. D’altro canto potrebbero anche essere l’anticamera di malattie più importanti.

Le patologie associate alle extrasistoli
In alcuni casi le extrasistoli potrebbero essere la spia di malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, ipertiroidismo e disturbi surrenali. Le extrasistoli possono manifestarsi anche nei soggetti che fanno abuso di droghe.

  • Sapevi che…?
    Le extrasistoli benigne possono essere causate semplicemente da un aumento del tono simpatico. Spesso evidenziabile nei soggetti ansiosi, durante un forte stress, emozioni o febbre. Ma può anche essere un abuso di alimenti nervini come caffè, tè o cioccolata oppure riduzione degli elementi elettrolitici (per esempio ipopotassemia).

I sintomi dell’estrasistole
Il paziente generalmente avverte l’extrasistole come una sensazione di vuoto al petto; altri invece spesso la confondono con una normale palpitazione. Quel che è certo nel caso delle extrasistoli è che si ha la sensazione di percezione del battito cardiaco – connessa a un’anomala pausa o vuoto – quando in condizioni normali il battito cardiaco non dovrebbe essere percepibile. Quando le extrasistoli sono associati a tachicardie ventricolari o parossistiche sopra-ventricolari si può avvertire anche sudorazione, dispnea, confusione mentale o vertigini.

La diagnosi di extrasistole
Il proprio medico curante generalmente valuta l’esame clinico più appropriato secondo i sintomi descritti dal paziente. In ogni caso generalmente viene eseguito un ecocardiogramma e un elettrocardiogramma per valutare la presenza di eventuali patologie a livello cardiaco. Nei casi più seri – specie quando le extrasistoli atriali divengono continuative – può essere richiesta una coronografia. Se necessario si associano appositi esami del sangue che valutino anche la presenza di patologie correlate come diabete e ipertiroidismo.

Il magnesio può aiutare
Secondo alcuni studi e teorie, una carenza di magnesio si registra in molte persone affette da extrasistoli benigne. Potrebbe quindi essere un valido supporto a un’eventuale terapia medica. Il tutto va però sempre prima discusso con uno specialista.
 

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