La cipolla ti fa piangere? Tutti i metodi per non versare più lacrime
Bruciore agli occhi, irritazione, lacrime e dolore. Possibile che un ortaggio così piccolo possa causarci tanti problemi? Purtroppo sì ma esistono soluzioni semplici che risolvono (quasi) totalmente il problema

Le cipolle, oltre a essere buone e insaporire piatti crudi e cotti, sono dotate di incredibili virtù salutari. Peccato che riuscire a tagliarle è una vera e propria impresa. Chiunque si occupi della cucina in una casa sa che è molto facile mettersi a piangere davanti a una semplice cipolla – e non è questione di commozione. Per fortuna, però, ci sono alcuni trucchi che ci aiutano a evitare di versare lacrime.
Perché la cipolla ci fa piangere?
E’ una domanda più che lecita: perché non riusciamo a resistere alla tentazione di piangere se ci troviamo a contatto con una cipolla? Il motivo è molto semplice: durante il taglio viene rilasciato un enzima chiamato allinasi. Questo ha la capacità di convertire delle molecole solforate – presenti in tutta la cipolla – in acidi sulfenici. Il precursore che attiva questa bomba lacrimogena è l’isoallicina molto simile alla classica allicina dell’aglio che però, come ben sappiamo, ha effetti di gran lunga ridotti.
La prima regola da cui partire per evitare l’irritazione agli occhi
Su Internet si trovano espedienti più o meno efficaci; alcuni decisamente empirici. Ma per capire quale sia il metodo migliore dobbiamo comprendere come interrompere il meccanismo lacrimogeno. L’acido sulfenico, di cui abbiamo parlato, per mezzo di una metabolizzazione enzimatica si trasforma in una molecola chiamata propantial-S-ossido. Il gas espulso dalla cipolla si miscela molto facilmente con dei liquidi, formando un acido. Ecco spiegato il motivo di cotanta irritazione oculare. Possiamo quindi sfruttare questo suo amore per l’acqua per dirottare il composto verso qualche altro posto che non siano i nostri occhi.
- Sapevi che…?
La maggior concentrazione di molecola lacrimogene si trovano nel cuore della cipolla, la parte a diretto contatto con le radici.
Il metodo del coltello bagnato
E’ uno dei metodi ritenuto più efficace – anche se molto dipende dal tipo di cipolla e dalla sensibilità individuale. Si deve bagnare molto bene sia tagliere che coltello in maniera che il fattore lacrimogeno si diriga verso tali oggetti anziché i nostri occhi. In questo modo si limita il numero di molecole irritanti che arrivano a noi.
Il metodo dell’ammollo
Seguendo sempre lo stesso principio possiamo eliminare la pellicina esterna della cipolla, tagliarla a metà e porla alcuni minuti in un recipiente di vetro o ceramica pieno d’acqua. Al termine si scola la cipolla e la si utilizza come di consueto, ma senza troppe lacrime.
Il metodo del raffreddamento
Per rendere l’azione enzimatica più lenta di noi – e quindi affettare senza lacrime – un altro piccolo trucco è congelarle. Poni la cipolla in freezer per una ventina di minuti prima di tritarla. Le molecole – impietrite – faranno molta più fatica ad attivarsi e, nel frattempo, tu avrai già terminato il lavoro.
Il rimedio della nonna
Un rimedio della nonna è quello che prevede l’aggiunta di un poco di aceto o sale all’acqua e immergere la cipolla nella soluzione. Va da sé che questo espediente, qualora funzionasse, avrebbe lo svantaggio della modificazione del sapore.
Metti gli occhi al riparo
Indicativamente chi porta gli occhiali – o meglio, le lenti a contatto – non ha molti problemi con le lacrime della cipolla. Per questo motivo un consiglio per evitare di piangere è quello di proteggere gli occhi con occhiali con lenti di vetro (e non di tipo oculistico se non abbiamo problemi agli occhi), ma anche degli occhialini da nuotatore sono perfetti. Be’, così forse si rischia di essere un po’ ridicoli ma gli occhi saranno salvi.