16 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Salute

Fumo, esporsi al sole compensa gli effetti dannosi delle sigarette

Uno studio svedese mostra che esporsi con criterio al sole può contrastare i danni causati dal fumo di sigaretta. I cinque consigli degli esperti per una corretta esposizione ai raggi solari

Esporsi ai raggi solari mitiga gli effetti dannosi del fumo di sigaretta
Esporsi ai raggi solari mitiga gli effetti dannosi del fumo di sigaretta Foto: Shutterstock

ROMA – Da sempre controverso, il dibattito sulla pericolosità o salubrità dell’esporsi ai raggi solari, oggi si arricchisce di un nuovo capitolo: esporsi al sole con giudizio può persino compensare gli effetti dannosi del fumo di sigaretta. Questo quanto affermato da uno studio svedese pubblicato sul Journal of Internal Medicine.

Evitare il sole fa male
Lo studio ha visto il coinvolgimento di 30mila donne, ed è iniziato ventisei anni fa. «Lo studio iniziato nel 1990 ha coinvolto donne svedesi di età compresa tra i 25 e i 64 anni – spiega all’Ansa Giampiero Girolomoni, Direttore della Dermatologia di Verona e presidente della Società Italiana di Dermatologia – e ha dimostrato in modo chiaro che evitare il sole fa male. Le donne che si espongono al sole infatti hanno un rischio minore di eventi cardiovascolari (infarto, ictus) e sopravvivono più a lungo, 0.6-2.1 anni in più per la precisione».

Preziosa vitamina D
Esporsi al sole è dunque salutare, in particolare perché permette di sintetizzare la preziosa vitamina D. «Non è finita qui – aggiunge Girolomoni – Esporsi al sole compensa gli effetti dannosi del fumo di sigaretta. I benefici sono da mettere in rapporto col fatto che la pelle esposta al sole produce maggiori quantità di vitamina D». Tuttavia, a produrre benefici che contrastano gli effetti dannosi delle sigarette non sarebbe soltanto la vitamina D. Esporsi al sole infatti stimola la produzione di beta endorfine da parte delle cellule della pelle. Queste sostanza sono le stesse ritenute responsabili delle sensazioni di piacere, appagamento e ricompensa. Gli esperti ritengono che anche la ‘dipendenza’ dall’esposizione ai raggi UV artificiali, detta tanoressia, sia possa essere sostenuta dalle beta endorfine.

Fa bene ma…
Esporsi alla luce solare fa bene. Lo sostengono ormai numerosi studi (non ultimo quello scozzese sul vantaggio dell’esposizione durante le vacanze). Tuttavia, occorre prendere precauzioni perché un’eccessiva o inadeguata esposizione possono causare danni e invecchiamento della pelle e aumentare il rischio di tumori cutanei. Che fare allora? Risponde il dottor Girolomoni. «Tutto dipende dalle caratteristiche della propria pelle – spiega l’esperto – gli individui di carnagione scura che non si scottano al sole possono esporsi tranquillamente senza problemi. Gli individui di carnagione chiara che si scottano facilmente devono fare più attenzione, esponendosi con cautela».

I 5 suggerimenti per un’esposizione sana e sicura
Dagli esperti i 5 suggerimenti da considerare per una corretta esposizione al sole.

  1. Evitare le ore di massima irradiazione, tra le 11 e le 14, ed esporsi al sole in modo graduale, dando la possibilità alla pelle di difendersi attraverso l'abbronzatura, e usare creme protettive adeguate.
  2. Soprattutto nei bambini è fondamentale evitare le ustioni solari, che costituiscono il principale fattore di rischio per il melanoma. Il melanoma insorge a distanza di decenni dalle ustioni solari.
  3. Usare creme solari con fattore di protezione superiore a 30, meglio se 50, rinnovando l'applicazione dopo 2 ore o anche prima se si fanno bagni. Usarle in quantità adeguata. Anche le creme a cosiddetta protezione totale, in realtà proteggono solo parzialmente.
  4. Ricordarsi che le creme solari non servono per stare più a lungo al sole, ma per starci in modo più corretto. Anche le magliette colorate possono costituire un ottimo filtro solare.
  5. Considerare con il proprio medico l'assunzione regolare di vitamina D, soprattutto nei mesi autunnali e invernali.