19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Alimentazione e ricerca scientifica

Obesità, diabete e malattie cardiache si combattono con uva e arance

Due composti della frutta eliminano gli effetti dannosi dello zucchero proteggendo cuore e arterie

Uva e arance contro diabete e obesità
Uva e arance contro diabete e obesità Foto: Shutterstock

WARWICK - L’alimentazione è alla base della nostra salute, insieme a una sana e moderata attività fisica. Questo lo sapevamo già. Ciò che invece ancora non era stato scoperto è che la sindrome metabolica e tutte le malattie a essa correlate potrebbero essere evitate con un consumo adeguato di uva e arance.

Due soli composti che fanno la differenza
Il merito della scoperta lo dobbiamo ai ricercatori dell’Università di Warwick che hanno trovato nell’uva e nelle arance due composti in grado di preservare l’organismo da patologie cardiache, obesità e persino diabete. «Questo è uno sviluppo incredibilmente emozionante e potrebbe avere un impatto enorme sulla loro capacità di curare queste malattie. Oltre ad aiutare nel trattamento del diabete e delle malattie cardiache potrebbe disinnescare la bomba a orologeria dell’obesità», dichiara Paul Thornalley, coordinatore dello studio.

Un’azione di gruppo
Il team di ricerca è riuscito a scoprire che due composti diversi – il resveratrolo dell’uva e l’esperetina (HESP) delle arance – sono in grado di agire sinergicamente per combattere patologie croniche. In special modo, se abbinati a precise dosi farmaceutiche, sembrano essere in grado di ridurre il glucosio nel sangue, migliorare la salute delle arterie e la secrezione di insulina.

Una nuova speranza?
I due composti sembrano agire aumentano una precisa proteina, la Glo1 o gliossalasi che nel corpo è in grado di inibire un derivato dello zucchero denominato methylglyoxal. Per arrivare a tali conclusioni sono state esaminate 32 persone obese e in sovrappeso con un BMI compreso tra i 25 e i 40. «Nonostante il nostro passo avanti sia particolarmente entusiasmante, è anche importante sottolineare che l'attività fisica, la dieta, lo stile di vita sano e i trattamenti attuali dovrebbe essere comunque rispettati», conclude Thornalley. Ora la prossima meta è lo sviluppo di un farmaco che possa contenere questi due composti. Nel frattempo, possiamo attendere la pubblicazione di maggiori dettagli sulla rivista Diabetes.