28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Salute

Nel verde vivi più a lungo. Vivere nella natura riduce il tasso di mortalità nelle donne

Ricercatori scoprono la potenza della natura. Vivere nel verde allontana le malattie e allunga la vita, specie nelle donne. Più salute mentale e fisica, più attività fisica e meno inquinamento

Le donne che vivono nella natura stanno meglio
Le donne che vivono nella natura stanno meglio Foto: Shutterstock

BOSTON – Gli scienziati americani della T.H. Chan School of Public Health di Harvard e del Brigham and Women’s Hospital di Boston hanno trovato che vivere nel verde, in campagna o montagna, fa vivere più a lungo. I vantaggi sarebbero soprattutto per le donne, che vedono ridursi il tasso di mortalità per le diverse malattie.

Dipende proprio da dove vivi
I ricercatori guidati dal prof. Peter James hanno preso in esame 100mila donne che vivevano o in citta o in campagna, per poi confrontare i dati relativi ai tassi d’incidenza delle malattie, sia fisiche che mentali, e quelli relativi alla mortalità. I risultati, pubblicati su Environmental Health Perspectives, hanno rivelato che le donne che vivono in campagna si ammalano meno e godono di un tasso di mortalità più basso rispetto a quelle che vivono in città. Nello specifico, la differenza di indice di mortalità era del 12 per cento.

E le allergie?
Vivere in campagna potrebbe fa pensare che sia peggio o a rischio per chi soffre di allergie respiratorie o ai pollini. Eppure, così come emerso dallo studio, le donne che vivono in campagna hanno il 34 per cento in meno proprio di allergie e malattie dell’apparato respiratorio. «Sappiamo che piantare vegetazione aiuta l’ambiente e mitiga il cambiamento climatico – ha commentato il dott. James – Il nostro studio suggerisce che ci sia un altro beneficio in grado di dare un’ulteriore spinta ai politici per creare ambienti più sani.

La natura fa bene al fisico ma anche alla mente
«Siamo rimasti sorpresi – conclude Peter James – nel riscontrare una relazione così forte tra esposizione al verde e minor tasso di mortalità. Siamo stati ancor più sorpresi dalla prova che un’ampia parte dei benefici dati dall’alta presenza di vegetazione siano collegati con una migliore salute mentale, misurata attraverso livelli più bassi di depressione».