19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Nuovo studio

Marijuana, fumare non fa venire né ansia né depressione

Una ricerca pubblicata su JAMA Psychiatry ha trovato che fumare marijuana da adulti non è associato a una varietà di disturbi dell’umore tra cui ansia, depressione e disturbo bipolare.

NEW YORK – Un nuovo studio dei ricercatori della Columbia University afferma che non vi è un collegamento tra il fumare marijuana e le malattie dell’umore come la depressione, l’ansia e il disturbo bipolare. Un nuovo risultato che va in controtendenza a quanto affermato in precedenza.

Grandi numeri, più evidenze
Lo studio, pubblicato su JAMA Psychiatry, ha preso in esame i dati relativi a quasi 35.000 adulti statunitensi che hanno partecipato National Epidemiologic Survey on Alcohol and Related Conditions. Dei dati si è analizzato l’uso di marijuana tra i partecipanti allo studio nel 2001 e 2002, per poi controllare i tassi riguardanti di problemi di salute mentale tre anni dopo, nel 2004 e nel 2005.

Niente rischio? Ni
I ricercatori hanno valutato anche i possibili fattori confondenti, come per esempio le caratteristiche socio-demografiche, la storia familiare, l’ambiente ed eventuali sofferenze di disturbi psichiatrici durante il passato e il presente. Alla fine, i risultati hanno rilevato che «l’uso di cannabis non è risultato associato a un aumento del rischio di sviluppare disturbi dell’umore o di ansia». Nessun rischio dunque? Non proprio, infatti i ricercatori hanno anche trovato che un uso di cannabis, specie se assiduo, è associato a un abuso di alcol, al vizio del fumo (o tabagismo), alla dipendenza dalla marijuana stessa e da altri tipi di droghe.

Colpa dei fattori confondenti
Al riguardo dei risultati dei precedenti studi che hanno invece associato l’uso di marijuana a disturbi psichiatrici, dell’umore, ansia e così via, il dott. Mark Olfson della Columbia University e colleghi ritengono che il problema sia nei fattori confondenti (gli stessi da loro analizzati) che possono influire sui risultati, che ne risultano così viziati.