20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
La sindrome premestruale esiste davvero

Sindrome premestruale, un reale disagio non un capriccio

Quella condizione che affligge molte donne in concomitanza con l’arrivo del ciclo è una realtà, e non un capriccio o una scusa per giustificare il proprio nervosismo o l’irritabilità.

ROMA – Spesso per «sindrome premestruale» si fanno passare tutti quegli atteggiamenti o comportamenti che una donna assume in determinati momenti: nervosismo, irritabilità, malumore, tristezza, svogliatezza, mancanza di desiderio e poi mal di testa, gonfiori e così via. Ma la sindrome premestruale è qualcosa di più complesso che non una semplice scusa o un capriccio: è una realtà, che può abbassare anche di molto la qualità della vita.

Bisogna curarla e non ignorarla
Relegarla a qualcosa di imponderabile non è un bene, perché la sindrome premestruale va curata – specie quando i sintomi sono forti. Ecco quanto suggerito da uno studio pubblicato sul Journal of Psychiatric Practice, dove si chiarisce che il problema è reale e affligge molte donne.

Una tempesta in corso
Gli esperti spiegano che durante i giorni che precedono il ciclo mestruale avviene una vera e propria tempesta ormonale. La quantità di neurotrasmettitori cerebrali secreti si modifica in modo drastico. Avviene così che serotonina, dopamina e noradrenalina – che sono tutti coinvolti nella regolazione del tono dell’umore, della gratificazione e dello stato di allerta – possono far insorgere sintomi più o meno intensi in modo differente da donna a donna, con quelle più sensibili che ne subiscono maggiormente gli effetti negativi.

La maggioranza ne soffre
Secondo quanto riportato dai dati rilevati, ben il 70%-75% delle donne accusa molti dei sintomi tipici come gonfiori a seno e addome, crampi alle gambe, pesantezza, malumore, depressione, irritabilità, nervosismo, aggressività, scarsa concentrazione, ansia, disordini alimentari. I sintomi possono essere più o meno marcati da individuo a individuo. Soltanto il 20% delle donne quasi non se ne accorge o presenta sintomi di poco conto. Infine, un 10% sviluppa sintomi di grado elevato che si rivelano anche invalidanti.

I rimedi
Oltre alla classica terapia farmacologica, molte donne si affidano ai rimedi dolci, o naturali. Tra questi risultano utili pratiche mentali come la meditazione di consapevolezza (o Mindfulness), la terapia comportamentale, le diverse tecniche di rilassamento, lo yoga. E poi rimedi erboristici come l’iperico quando vi sia anche tristezza o depressione, integratori vitaminici come la vitamina B6 che agisce sul metabolismo della serotonina (legato all’umore), e integratori di Sali minerali come magnesio, potassio e calcio.