28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
alimentazione e salute

Meduse, alghe e insetti arrivano nei nostri piatti

Oggi l’incontro a Milano presso l’Open Plaza, Expo Center Italia per parlare del cibo del futuro. Dalle meduse agli insetti, la nuova via della salute.

MILANO – Se vi eravate immaginati cibo «molecolare» da film di fantascienza, vi sbagliate di grosso. Il cibo del futuro è tutt’altra cosa: insetti, meduse e alghe. Il motivo? È ricchissimo di sostanze nutritive e farmacologicamente attive. Se parla oggi, 21 ottobre a Milano presso l’Open Plaza – Expo Center Italia – in una conferenza coordinata dal CNR. Ospite d’eccezione, lo Chef Gennaro Esposito.

Novel food per contrastare la malnutrizione
Niente più tagliatelle al ragù, in un futuro non troppo lontano potremmo ritrovarci nel piatto alghe, insetti e persino meduse. Sembra che siano questi gli alimenti che riusciranno a contrastare la malnutrizione. Ma non solo, questo genere di alimenti avrà un basso impatto ambientale, altro argomento di cui si discute oggi a Milano. La conferenza prende il nome di «Research, suistainability and innovation in new foods» ed è moderata da Massimiliano Mizzau Perczel del Cnr. L’evento è coordinato da due ricercatrici del Consiglio nazionale delle ricerche, Graziella Chini Zittelli dell’Istituto per lo studio degli ecosistemi (Ise-Cnr) e Antonella Leone dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa-Cnr), ed è organizzata in collaborazione con Euromarine (Eu), Archimede ricerche e la Fao.

La semplice trasformazione da disagio a risorsa anticancro
«Le meduse possono trasformarsi da disagio in risorsa: nel Mediterraneo ci sono centinaia di tonnellate di biomassa di questi cnidari, costituiti essenzialmente da acqua e proteine, soprattutto collagene, con efficace attività antiossidante – spiega Antonella Leone – In particolare, molecole estratte dalla Cassiopea mediterranea (Cotylorhyza tuberculata) mostrano una significativa attività anticancro contro cellule di carcinoma mammario umano. Alcune specie, inoltre, per l’abbondanza di composti bioattivi, potrebbero rappresentare nuove fonti alimentari, o mangimi alternativi, e una preziosa risorsa di sostanze naturali di interesse biotecnologico, nutraceutico, nutracosmeceutico».

Le microlaghe come fonte proteica e vitaminica
Acidi grassi polinsaturi, pigmenti e vitamine, ecco tutti i nutrienti d’eccezione delle microalghe. «In particolare la Spirulina (Arthrospira platensis), ricca in proteine, pro-vitamina A, minerali (Ca, Mg e Fe), acido g-linolenico e ficocianina, è da secoli usata come alimento in Asia, Messico e in Africa: 100 g di questa microalga contengono almeno 60 g di proteine, una percentuale non riscontrabile nella carne né in altre fonti vegetali – sottolinea Chini Zittelli – Potrebbe essere usata per realizzare alimenti nutraceutici come pane, pasta e prodotti caseari, in particolare per anziani, bambini, sportivi e vegani; in Paesi meno ricchi, potrebbe garantire una dieta bilanciata e ridurre la malnutrizione».

Insetti, ricchissimi di minerali e proteine
Ammettiamolo: gli italiani fanno molta fatica a immaginarsi gli insetti nel piatto, eppure «circa due miliardi le persone, in più di 90 Paesi, si nutrono di insetti – dichiara Francesco Gai dell’Ispa-Cnr – Questi animali, secondo la Fao, possono rappresentare un’opportunità percorribile per migliorare lo stato di nutrizione nelle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo: sono infatti ricchi di proteine e grassi «buoni», di calcio, ferro e zinco». Paul Vantomme della Fao, sempre oggi, spiegherà perché dovremmo mangiare insetti per la salute e l’ambiente. A Milano, lo chef Gennaro Esposito del ristorante Torre del saracino di Vico Equense (Na), mostrerà come la cucina mediterranea sia in grado di accogliere in modo vincente i nuovi alimenti.