Ecco come e quanta caffeina si dovrebbe assumere
L’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha da poco pubblicato il proprio parere scientifico sulla sicurezza della caffeina. Nel rapporto si stima il quantitativo di consumo nei diversi tempi e modi per non rischiare la salute
PARMA – È da poco stato pubblicato il parere scientifico, curato dall’EFSA, sulla sicurezza della caffeina. In questo rapporto, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare ha valutato l’impatto di un’assunzione di caffeina acuto (una-tantum o di quando in quando) e quotidiano. Inoltre si è trattato dell’assunzione da qualsiasi fonte alimentare e dei possibili rischi del consumo di caffeina associata ad alcol e altre sostanze, come per esempio quelle che si trovano nelle cosiddette bevande energetiche. Infine con la sinefrina, una sostanza sempre più utilizzata negli integratori alimentari.
UN GRUPPO DI ESPERTI – Il parere è stato espresso a seguito di una richiesta della Commissione europea. Ci si è rivolti a un gruppo di esperti scientifici su prodotti dietetici, alimentazione e allergie. Questi hanno elaborato delle linee guida per le diverse fasce di popolazione: adulti, bambini e ragazzi, donne incinte.
LA CAFFEINA – «È un alcaloide presente in varie componenti vegetali, come il caffè e le fave di cacao, le foglie di tè, le bacche di guaranà e la noce di cola, e ha una lunga storia di consumo umano – spiega il rapporto dell’EFSA – Si tratta di un ingrediente aggiunto a una varietà di alimenti, per esempio prodotti da forno, gelati, caramelle morbide, bevande tipo cola. La caffeina è anche un ingrediente di cosiddette «bevande energetiche» ed è presente in combinazione con la sinefrina in una serie di integratori alimentari commercializzati per la perdita di peso e le prestazioni sportive. Anche alcuni farmaci e cosmetici contengono caffeina».
A OGNUNO LA SUA DOSE – Dal rapporto emergono alcune linee guida. Per esempio, «singole dosi di caffeina fino a 200 mg (circa 3 mg/kg di peso corporeo per un adulto di 70 kg) non danno luogo a problemi di sicurezza. La stessa quantità non dà luogo a problemi di sicurezza se consumata <2 ore prima di un intenso esercizio fisico in condizioni ambientali normali. Altri costituenti di bevande energetiche a concentrazioni tipiche (rispettivamente circa 300-320, 4.000 e 2.400 mg/L di caffeina, taurina e D-glucurono-γ-lattone,) così come l’alcool a dosi fino a circa 0,65 g/kg di peso corporeo, non inciderebbero sulla sicurezza di singole dosi di caffeina fino a 200 mg».
«Il consumo di caffeina abituale fino a 400 mg al giorno non dà luogo a problemi di sicurezza per gli adulti non in gravidanza – prosegue il rapporto – Il consumo di caffeina abituale fino a 200 mg al giorno per le donne in gravidanza non dà adito a problemi di sicurezza per il feto. Singole dosi di assunzione di caffeina e caffeina abituale fino a 200 mg consumati dalle donne che allattano non darebbero adito a problemi di sicurezza per i bambini allattati al seno. Per i bambini e gli adolescenti, le informazioni disponibili sono insufficienti per ricavare una assunzione di caffeina sicura».
A conclusione, il gruppo di esperti ritiene che l’assunzione acuta di caffeina pari a 3 mg/kg di peso corporeo al giorno di un adulto non desti alcuna apprensione, e che possa servire come base per ricavare le singole dosi di assunzione acuta e quotidiana di caffeina che non destino alcuna preoccupazione per questi sottogruppi di popolazione.
Per maggiori informazioni si può scaricare l’opuscolo dedicato QUI.