29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
test diagnostici sempre migliori

Parkinson, per scovarlo basta un test del respiro

Gli scienziati ritengono che un nuovo semplice test del respiro potrebbe aiutare i medici a rilevare e diagnosticare la malattia di Parkinson. Una speranza in più per chi deve fare i conti con questa malattia neurodegenerativa di cui, oggi, non esiste cura

HAIFA – Un team di ricercatori ha sviluppato un test del respiro che permetterebbe di individuare la presenza della malattia di Parkinson scovando la firma unica delle sostanze chimiche presenti nel respiro esalato. I primi risultati dei test hanno dato esiti positivi, dimostrando di poter identificare i malati nelle prime fasi e trarre una reale diagnosi – cosa che, fino a oggi, non è possibile con alcun tipo di test.

PRATICO, EFFICACE – Il test del respiro sarebbe davvero una soluzione ideale, commentano gli scienziati, perché non è invasivo, non è doloroso e può essere fatto in pochi secondi. Oggi, invece, i medici si devono affidare a diagnosi basate sui sintomi di una persona e risultati di test come scansioni cerebrali, atti però a escludere altre malattie. In questa fase il Parkinson può essere già abbastanza avanzato.

IL TEST – Lo studio, condotto in Israele su 57 persone, alcune con Parkinson e alcune senza, ha permesso di individuare le persone affette dalla malattia. Il tutto cercando modelli caratteristici di volatile organic compounds (sostanze volatili organiche o VOC) presenti nell’alito. È altresì emerso che è possibile distinguere tra diversi sottotipi di malattia in base alla presenza e quantità differenti di VOC. I prossimi passi prevedono ulteriori test clinici per validarne l’efficacia, e poi, se tutto va bene, si potrà usare nella pratica comune.