29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
antiossidanti bruciagrassi

Brucia il grasso. Basta un bicchiere di vino

Un bicchiere di vino rosso durante i pasti aiuta a bruciare i grassi più velocemente migliorando potenzialmente la salute del fegato

OREGON – Il bicchiere di «rosso» durante i pasti non proteggerebbe solo la salute cardiovascolare come hanno asserito precedenti studi, ma sarebbe anche importante per migliorare il metabolismo e bruciare i grassi in eccesso, acerrimi nemici di un fegato stanco.

ANTIOSSIDANTI MIRACOLOSI – Il merito è sempre dei nostri cari vecchi polifenoli. Se da un lato proteggono cuore e arterie, dall’altro potrebbero migliorare il metabolismo dei grassi. Il team di ricerca dell’Oregon State University ha esaminato i vari tipi di grasso del fegato e cellule umane coltivate in laboratorio, dopo essere state sottoposte a estratti di uva rossa. Dai risultati è emerso che l’acido ellagico – naturalmente presente anche in altri frutti e verdure – ha evitato la crescita delle cellule adipose evitandone una formazione eccessiva.

POSSIBILE STRATEGIA PER I PAZIENTI OBESI – Neil Shay, biochimico, biologo molecolare e coordinatore dello studio afferma che in futuro, se le ricerche verranno confermate, si potranno sviluppare linee guida per i pazienti obesi che non trovano risconto in altre forme terapeutiche o alimentari. Tuttavia, i ricercatori precisano che «Non ci aspettavamo, e non abbiamo trovato, che questi composti possano davvero migliorare il peso corporeo. Se potessimo sviluppare una strategia alimentare per ridurre l’accumulo dannoso di grasso nel fegato, utilizzando alimenti comuni come uva, allora sarebbe una buona notizia». Il team di ricerca si ritiene pronto a condurre ulteriori studi incentrati allo sviluppo di una strategia alimentare specifica.

CHI NON LO FAREBBE? – Shay è ottimista per quel che riguarda i futuri studi e se si troverà la giusta strategia alimentare, tutti potranno beneficiarne: «Stiamo cercando di convalidare i contributi specifici di alcuni alimenti benefici per la salute. Se stai andando a fare la spesa e se sai che un certo tipo di frutta è buono la tua condizione di salute, non desidereresti compare quel frutto?». La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Nutritional Biochemistry.