19 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Salute & Alimentazione

Coldiretti: La tassa danese sui «grassi» sostenga la frutta

La nuova tassa è un segnale importante per tutta l’Europa e si applicherà su tutti i prodotti come merendine, patatine e snack contenenti grassi saturi e prevede un aumento di 16 corone, 2,15 euro, al chilo in più

ROMA - La tassa sul cibo spazzatura ricco di grassi saturi dovrebbe essere utilizzata per sostenere il consumo di frutta e degli altri alimenti della dieta mediterranea in un Paese come l’Italia dove un terzo dei ragazzi italiani è obeso o in sovrappeso. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla tassa introdotta per la prima volta nel mondo dalla Danimarca sui cibi spazzatura contenenti grassi saturi.

La nuova tassa - sottolinea la Coldiretti - è un segnale importante per tutta l’Europa e si applicherà su tutti i prodotti come merendine, patatine e snack contenenti grassi saturi e prevede un aumento di 16 corone, 2,15 euro, al chilo in più. Le malattie collegate direttamente all'obesità sono responsabili - precisa la Coldiretti - di ben il 7 per cento dei costi sanitari dell'Unione Europea poiché l'aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro, sulla base dei dati della Commissione Europea. La preoccupazione coinvolge direttamente anche l'Italia dove - sottolinea la Coldiretti - su 5 milioni di obesi 800mila sono affetti da obesità grave con le spese socio-sanitarie dell'obesità in Italia sono stimate in circa 23 miliardi di euro annui, per più del 60 per cento dovute all'incremento della spesa farmaceutica e ai ricoveri ospedalieri.

La radicata cultura alimentare fondata sulla dieta mediterranea non ha «salvato» i giovani italiani, come confermano i dati preoccupanti sull'aumento dei casi di obesità o soprappeso, dovuti a una non corretta alimentazione, che riguardano il 36% dei ragazzi attorno ai dieci anni, il valore più alto tra i Paesi Europei secondo una indagine Merrill Lynch. La principale causa individuata dagli esperti nel minor esercizio fisico e nel consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate e per questo - sostiene la Coldiretti - occorre intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menu anche delle mense dove deve essere garantita la presenza di cibi sani come i prodotti tradizionali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni.

La Coldiretti sta realizzando il progetto «Educazione alla Campagna Amica» che coinvolge oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che partecipano ad oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. L'obiettivo - conclude la Coldiretti - è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.