2 maggio 2024
Aggiornato 21:00
Non è pazzia

Parlare tra sé e sé fa bene

La «voce interiore» ci aiuta ad esercitare l'autocontrollo, evitando decisioni impulsive

TORONTO - Parlare tra sé e sé non è sintomo di stranezza o di pazzia, tutt'altro: chi parla da solo, invece, mostra di avere maggior controllo sulle proprie emozioni, e riesce a essere meno impulsivo e ad assolvere meglio ai compiti che vengono assegnati. A sostenerlo uno studio dell'University of Toronto guidato da Alexa Tullett e pubblicato su Acta Psychologica, secondo cui utilizzare la voce interiore aiuta a controllare il comportamento impulsivo.

VOCE INTERIORE - «Attraverso una serie di test abbiamo riscontrato che le persone agiscono più impulsivamente quando viene loro impedito di parlare tra sé e sé», spiega Michael Inzlicht, che ha partecipato allo studio. «E' sempre stato noto che le persone hanno dialoghi interni con loro stessi, ma finora non abbiamo mai saputo a che cosa servono - conclude Tullett -. Questo studio dimostra che la nostra 'voce interiore' ci aiuta effettivamente esercitare il controllo su noi stessi e ci impedisce di prendere decisioni impulsive».