A scuola menù a Km zero e cibi di stagione
Coldiretti: «Bene le nuove linee guida per la ristorazione scolastica»
ROMA - Arriva nelle scuole il menu a chilometri zero con l'elaborazione di piatti secondo i principi di un'alimentazione equilibrata, ma anche considerando la varietà e la stagionalità dei cibi, utilizzando anche proposte di alimenti tipici della regione di residenza. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la novità contenuta nelle linee guida per la ristorazione scolastica fissate dal ministero della Salute «contribuisce ad arricchire e qualificare l'offerta delle mense».
Niente ciliegie o pesche a Natale, dunque, ma dolci arance in Sicilia, mele nel Veneto o mandarini in Basilicata ed anche altri esempi basati sui prodotti tradizionali che potrebbero essere consumati nelle diverse regioni. L'Italia, ricorda Coldiretti, può contare su 4511 prodotti agroalimentari tradizionali, ottenuti secondo regole tradizionali antiche tramandate nel tempo censiti dalle regioni. A prevalere tra le specialità 'salvate dall'estinzione' sono i 1.362 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.263 verdure fresche e lavorate, 748 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 461 formaggi, 154 bevande tra analcoliche, liquori e distillati e 150 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, e così via).
Nella mappa delle regioni che presentano la più ricca 'biodiversità' a tavola si classifica al primo posto la Toscana con 463 specialità seguita sul podio da Veneto e Lazio (367), Piemonte (365) e la Campania (333). A seguire Liguria, Calabria, Sicilia, Emilia-Romagna, Puglia, Lombardia, Sardegna, Molise, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Trento, Bolzano, Basilicata, Umbria e Val d'Aosta.