La solitudine uccide quanto alcolismo e fumo
I rapporti sociali aumentano del 50% la possibilità di vivere bene. Le persone che non si sposano hanno maggiori probabilità di morire giovani
ROMA - La solitudine uccide quanto l'alcolismo, il fumo e il troppo cibo. A sostenerlo è uno studio condotto dalla Brigham Young University dello Utah, secondo cui il sostegno di parenti, amici e vicini può aumentare fino al 50% le possibilità di vivere la propria vecchiaia in buona salute.
«Quando una persona è unita a un gruppo e avverte il proprio senso di responsabilità verso gli altri, questa sensazione di avere uno scopo e un significato induce a prestare maggiore attenzione verso se stessi e ad assumere meno rischi», ha spiegato la ricercatrice Julianne Holt-Lunstad, che ha condotto lo studio. «I rapporti sociali garantiscono un livello di protezione a tutte le età», ha poi puntualizzato un collega, Timothy Smith, citato oggi dal Daily Mail.
Alcuni studi condotti in passato avevano dimostrato come le persone che non si sposano hanno maggiori probabilità di morire giovani, rispetto a quanti si sposano o divorziano: da una ricerca condotta su un campione di 67.000 americani è emerso che gli scapoli di età compresa tra i 19 e i 44 anni hanno più probabilità di morire dei loro coetanei sposati.