20 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Sicurezza alimentare

Attenzione agli integratori vitaminici nocivi

Contaminazioni: allarme pesticidi nel piatto

MILANO - Non spaventatevi ma tra i tanti allarmi c’è anche quello dei pesticidi nel piatto. Secondo il rapporto annuale di Legambiente si evidenzia il 3 per cento in più rispetto al 2009 dei «multi residuo» quelli nei quali sono contenuti contemporaneamente più residui chimici diversi.

E’ la verdura e la frutta a presentare le maggiori criticità. Segnano un aumento anche le irregolarità e i campioni multi residuo nella categoria dei prodotti derivati. In particolare vino e pane sono i prodotti che presentano le principali irregolarità. Invece, miele e vino presentano il maggior numero di residui. Quest'anno, anche gli Istituti zooprofilattici sperimentali (IZS) hanno sostenuto Legambiente nell'indagine considerando anche gli alimenti di origine animale. Sono risultati irregolari alcuni campioni di carni di coniglio e tacchino e di latte vaccino e ovino per la presenza di diossine. Insomma cosa fare? Non dovremmo più mangiare? Bisognerebbe fare più attenzione ai prodotti che compriamo, leggendo bene le etichette Non occorre poi fare affidamento sugli integratori vitaminici. Di cui pochi sono utili clinicamente. Altri possono essere nocivi.

Alzino la mano quelle persone che, la mattina, appena sveglie, non ingurgitano pillole di vario genere, ossia gli integratori vitaminici appunto che, in virtù di campagne pubblicitarie martellanti, vengono adottati da milioni di persone. Ebbene dall’America é arrivato un rapporto governativo che ha lanciato l’allarme sulle possibili overdose di vitamine.

I ricercatori americani hanno sottolineato con forza che, a tutt’oggi, gli unici supplementi o integratori utili clinicamente sono:

- l’acido folico per le donne in gravidanza
- il calcio e la vitamina D per le donne affette da osteoporosi
- gli antiossidanti e lo zinco per i pazienti affetti da degenerazione maculare senile

Quanto agli integratori a base di vitamine e sali minerali , in verità sono largamente consumati per inseguire un generico ‘benessere’, per combattere lo stress quotidiano e nel quadro della prevenzione di alcuni tipi di tumore. Di fronte a integratori multivitaminici che offrono anche «53 volte il fabbisogno giornaliero di vitamine», gli specialisti dei National Institutes of Health hanno chiesto più controlli su un settore che solo negli Usa ha un giro d’affari di 23 miliardi di dollari.«Il settore degli integratori multivitaminici», afferma J. Michael McGinnis dell’Institute of Medicine, «è sostanzialmente deregolamentato, e ci sono persino dubbi pesantissimi sulla corrispondenza tra quanto è scritto nelle etichette ed il reale contenuto delle confezioni di prodotti multivitaminici». Viceversa, è provato che alcuni integratori possono avere gravi conseguenze sulla salute. Ad esempio, l’assunzione di beta-carotene nei fumatori favorisce lo sviluppo del tumore del polmone, un eccesso di vitamina A può causare deformità del feto, e troppa vitamina E può causare difficoltà di coagulazione del sangue. Inoltre, l’assunzione indiscriminata e al di fuori del controllo medico di integratori vitaminici è assai rischiosa perché numerose vitamine interagiscono con farmaci alterandone gravemente gli effetti.«Circa l’11 per cento dei consumatori di integratori multivitaminici superano la dose giornaliera consentita di molti nutrienti e nemmeno se ne rendono conto», spiega Patsy Brannon, nutrizionista alla Cornell University.
Il consiglio degli esperti è: mai assumere integratori multivitaminici senza il consiglio di un medico. E anche in quel caso mai superare le dosi consigliate.