29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Fiacchezza

Cosa fare per ricaricare le batterie a primavera

Aumentare i quantitativi di frutta e verdura, consumare una buona quantità di carboidrati (pane, pasta, riso) e limitare proteine e grassi

Capita a tanti di sentirsi fiacchi all’arrivo della primavera. Un affaticamento generale che può essere causato anche da motivi biochimici, nel senso che chi è molto sensibile agli stimoli climatici, produce cortisolo in eccesso e soffre perciò di insonnia e di inappetenza nonché di sbalzi d’umore. E se taluni giovani attribuiscono la stanchezza ad un possibile abbassamento della pressione perché è soprattutto di prima mattina che vorrebbero avere maggiore energia, altri lamentano nella giornata giramenti di testa da riferire, invece, a loro avviso, ad uno sbalzo pressorico. Ora è verissimo che nei soggetti giovani, come afferma uno studio inglese, i valori della pressione sono ballerini. Una sola o poche misurazioni nell’ambulatorio del medico non sono sufficienti a stabilire se la pressione è bassa o alta e va curata. Quindi se negli anziani 3 misurazioni sono, nella gran parte dei casi sufficienti a stabilire se sono affetti da ipertensione che necessita di trattamento, nei giovani i risultati di tre misurazioni appaiono invece fuorvianti. Solo il 20% delle donne e e il 30% degli uomini al di sotto dei 35 anni considerati ipertesi da curare in base a tre misurazioni, risultano effettivamente tali. Ciò significa che i comuni rilevamenti della pressione in persone al di sotto dei 35 anni non consentono di diagnosticare correttamente un’ipertensione che deve essere curata. La pressione varia di battito in battito: le misure forniscono in realtà solo una stima.

Nelle persone giovani in cui vengono rilevati valori elevati, sono necessari altri controlli (per esempio il monitoraggio per 24 ore) anche per quanto riguarda gli altri fattori di rischio, per un inquadramento corretto e stabilire se occorre un trattamento. Ma passando a quella percentuale di adulti che, al pari dei giovani si sentono più ansiosi e più stanchi con l’avvento della buona stagione, al punto di dover fare degli sforzi per alzarsi dal letto , è bene che verifichino se la pressione è bassa. Ai soggetti cui dovesse risultare alta si consiglia di misurarla più volte anche nel corso di una stessa visita e magari a distanza di qualche giorno per avere una diagnosi corretta poiché ci può essere stato anche un transitorio innalzamento dovuto al fatto che la primavera porta con sé tante emozioni nonché il brusco cambiamento di temperatura. Bisogna poi far caso all’ora in cui la pressione viene misurata perché si sa che i valori sono più alti di giorno che di notte. Ce ne vuole prima che dia palpitazioni, vertigini, cefalee, stanchezza e nervosismo. Tanto che viene definita killer silenzioso proprio perché non dà segni della sua presenza se non raramente. Non si accorgono di avere valori alti molti dei dieci milioni di italiani colpiti da questa condizione pericolosa per la salute perché col tempo può danneggiare cervello, cuore e reni quando è sopra i 140 millimetri di mercurio con la massima e sopra gli 85 con la minima. Intendiamoci, non sempre la pressione alta deve preoccupare Comunque si può tenere sotto controllo modificando i comportamenti sbagliati come mangiare troppo salato. Il sale trattiene i liquidi e quindi assorbe parte dell’acqua che si trova nel sangue rendendolo meno fluido. Cosicché il cuore è costretto a lavorare di più per pompare il sangue denso e la pressione sanguigna aumenta.

Da evitare, poi, per i soggetti a rischio, i cibi in scatola, i precotti, le salse, i dadi, i piatti pronti che possono contenere quantità notevoli di sale. Va dato l’addio ai formaggi stagionati, alla pasta all’uovo ripiena, alle uova fritte, ai pesci grassi come l’anguilla, il capitone e il tonno sott’olio, al latte intero, agli alcolici. Vanno pressoché aboliti gli insaccati e gli affettati. Insomma bisognerebbe cambiare lo stile di vita tenendo conto che il fumo, la sedentarietà e l’obesità sono tutti fattori di rischio per chi soffre di pressione alta. Perdere dieci chili di peso significa ridurre la pressione minima di almeno 5-7 mmHg. Vanno inoltre controllati i valori di glucosio nel sangue. Il colesterolo nei soggetti a rischio deve essere meno di 200 mg per decilitro altrimenti si possono formare placche nelle arterie. Ma, pressione alta o bassa a parte, per ricaricare le batterie nei cambi di stagione bisognerebbe esporsi il più possibile alla luce diurna in modo da abituare l’organismo all’iperstimolazione ormonale. La luce solare, tra l’altro contribuisce alla produzione di melatonina, un ormone che aumenta l’energia e il tono dell’umore. Gli esperti consigliano per superare i cosiddetti «mali di stagione», di riattivare la circolazione appena svegli passando velocemente un asciugamano bagnato di acqua fredda sul corpo senza asciugarsi, dopodiché concedersi una bella passeggiata di primo mattino magari fino all’ufficio ( è notorio che camminare a passo veloce per almeno mezz’ora al giorno aiuta a combattere i sintomi del cattivo umore). Sia a casa che sul posto di lavoro bisognerebbe tenere le tende aperte il più possibile per far entrare la luce. Ricordarsi che il bagno tiepido al mattino calma i centri nervosi mentre il bagno caldo, la sera, dilata i vasi sanguigni favorendo l’afflusso di sangue e di ossigeno ai tessuti. In questo modo è più facile eliminare l’acido lattico accumulato nei muscoli a causa dello stress.

Ricapitolando e concludendo, i consigli più utili per andare incontro alla primavera sono:

• Per quanto riguarda l’alimentazione, aumentare i quantitativi quotidiani di frutta e verdura, consumare una buona quantità di carboidrati (pane, pasta, riso) e limitare proteine e grassi (carni, condimenti), più adatti al freddo dell’inverno. Ma soprattutto bere più acqua!
• Rispetto all’abbigliamento, è bene adattarsi alla temperatura: scoprirsi se fa caldo, coprirsi se la colonna di mercurio si abbassa. Insomma seguire il clima e i suoi sbalzi anche nel corso di una stessa giornata, optando per un abbigliamento a strati.
• Se si decide di affrontare una nuova attività fisica - non parliamo necessariamente di uno sport, ma anche della corsa al parco o con la bicicletta sulle piste ciclabili - farlo con gradualità. Non c’è fretta: abbiamo sei mesi di bella stagione davanti a noi per rimetterci in sesto.
• Per evitare la stanchezza primaverile è bene imparare a gestire i ritmi sonno-veglia evitando di modificare bruscamente le nostre abitudini. Anche se il giorno è più lungo noi siamo sempre gli stessi