Cellulari, nessun legame con i tumori
Journal Epidemiology: «Nessun aumento del rischio con l'utilizzo». Non esistono però informazioni su utilizzo superiore a 15 anni
ROMA - Gli amanti del cellulare o i lavoratori costretti a passare ore al telefonino tireranno un sospiro di sollievo: l'uso del telefonino non è legato allo sviluppo di tumori cerebrali. È quanto emerge da un articolo pubblicato sull'International Journal of Epidemiology dal gruppo di studio epidemiologico internazionale Interphone e rilanciato da Susanna Lagorio dell'Istituto superiore di Sanità, responsabile scientifico di Interphone per l'Italia.
La crescente diffusione dell'uso dei cellulari aveva provocato preoccupazioni per i possibili effetti sulla salute e, in particolare, per l'eventuale incremento del rischio di sviluppare tumori. Per fornire una risposta a questi dubbi, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha promosso e coordinato Interphone, uno studio caso-controllo basato su interviste, relativo all'uso del cellulare e al rischio di sviluppare tumori cerebrali e altre neoplasie.
Lo studio (il più ampio mai condotto) è stato realizzato tra il 2000 e il 2004 in 13 nazioni, tra cui l'Italia. L'articolo riporta i risultati ottenuti combinando i dati raccolti seguendo un protocollo comune in tutti i Paesi ed è focalizzato sui due tipologie di tumore cerebrale: il glioma e il meningioma.
Sono state analizzate le 'storie' d'uso del cellulare (raccolte tramite intervista) di oltre 10.700 persone tra i 30 e i 59 anni. Di queste, 2.708 erano pazienti con glioma, 2.409 pazienti con meningioma e 5.634 soggetti di controllo non affetti da tumore. A tutti partecipanti è stato chiesto di indicare quando avevano iniziato a usare il telefono cellulare, il numero di telefonate effettuate e il tempo medio quotidiano trascorso al telefonino.
Tra gli utilizzatori regolari di telefoni cellulari lo studio non ha riscontrato alcun aumento di rischio di gliomi o meningiomi cerebrali e anzi, verosimilmente a causa di un artefatto metodologico e non di un reale effetto dell'uso del telefono cellulare, queste persone presentavano un'apparente diminuzione del rischio. Non è stato riscontrato nessun aumento del rischio di tumore cerebrale neppure tra coloro che usavano il telefonino da dieci anni o più.
Alle persone che hanno partecipato all'indagine è stato inoltre chiesto di riferire da quale parte (destra o sinistra) usavano il telefono cellulare, ma da questa informazione non è stato possibile trarre alcuna conclusione. Nessun rischio quindi per il cervello anche se, conclude lo studio, «non abbiamo praticamente informazioni su durate d'uso dei cellulari superiori a 15 anni».