29 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Psiche

La mamma anche al telefono è il miglior tranquillizzante

Si è scoperto così che anche il contatto virtuale ha gli stessi effetti del contatto fisico con il più rilevante familiare di riferimento

Alcuni antropologi americani della Madison University in Wisconsin si sono posti il problema di studiare cosa potesse tranquillizzare un gruppo di bambine, fra i sette e i dodici anni preoccupate dai compiti da svolgere e dalle interrogazioni da affrontare e la scoperta è stata assai importante.

Le bimbe sono state divise in tre gruppi. Un terzo di loro erano confortate, prima delle prove, dalle mamme in persona, anche attraverso il contatto fisico di un braccio attorno alle spalle. Un altro terzo trascorreva un’oretta a guardare un video, neutrale da un punto di vista emotivo. L’ultimo gruppo faceva, invece, una telefonata alla mamma e, in quest’ultimo caso, l’effetto «sedativo» risultava veramente impressionante. Il loro livello di ossitocina, l’ormone dell’amore e della tranquillità, saliva notevolmente parlando a telefono con la genitrice. Se all’altro capo del filo c’era lei nella bimba si riduceva lo stress. Si è scoperto così che anche il contatto virtuale ha gli stessi effetti del contatto fisico con il più rilevante familiare di riferimento.

«La voce della mamma funziona come un vero abbraccio. Determina la liberazione di ossitocina e si sa che l’ossitocina contrasta gli ormoni dello stress– ha commentato l’autore della ricerca, Leslie Seltzer ». La ricerca, in pubblicazione su Proceeding of the Royal Society B, è in linea con una serie di studi che hanno valutato le differenze di genere nella risposta allo stress. Di fronte a una situazione stressante, infatti, gli uomini rispondono secondo un modello che si può sintetizzare nel concetto «scappa o difenditi»: Le donne, invece, rispondono secondo lo schema del «prenditi cura e sii amichevole» (che gli anglosassoni chiamano tend-and-befriend) dove il «prenditi cura» si riferisce alla tutela dei figli e «sii amichevole» indica la ricerca di protezione in un gruppo sociale di riferimento.