Cervicalgia, il disturbo che affligge uno su quattro
Vanno indagate le cause attraverso esami specifici
Quante sono le persone che portandosi le mani intorno al collo se ne escono nell’esclamazione:»Oddio, la cervicale!» A volte anche a sproposito perché la cervicalgia che colpisce un italiano su quattro non è un semplice fastidio ma è un dolore forte situato sul retro del collo, accompagnato da capogiri, a volte così persistente da impedire a chi ne è afflitto le normali attività come, per esempio, guidare l’automobile.
Le cause possono essere le più diverse: una malattia reumatica, un’infiammazione muscolo-tendinea, un anno in ufficio magari tenendo la colonna vertebrale sempre nella stessa posizione davanti al computer, oppure un colpo di frusta provocato da una frenata brusca o da un piccolo incidente d’auto. In genere ci si ferma ai sintomi che vengono combattuti con gli analgesici senza indagare oltre, mentre il problema andrebbe affrontato dalla base. Bisogna infatti, attraverso diagnosi personalizzate, quali l’esame della colonna , la risonanza magnetica, la tac, scoprire quale possa essere l’origine del male senza abbandonare, si capisce, i farmaci che alleviano il dolore, la ginnastica per la colonna, la fisioterapia.
Trattamenti specifici - Ma a tutto questo, una volta individuate le cause, vanno aggiunti trattamenti specifici perché, per esempio ci sono tecniche che agiscono positivamente solo su talune forme di cervicalgia. Le più nuove sono: la telecarterapia che è stata sperimentata sui piloti della Ferrari. Fin dalla prima applicazione toglie il dolore perché, con le irradiazioni, produce quell’energia necessaria a mettere in moto i processi antinfiammatori, agendo dall’interno. La marconiterapia, la magnetoterapia e la radarterapia agiscono invece dall’esterno sempre attraverso le irradiazioni. Il laser neodimiojag ottiene ottimi risultati quando la cervicalgia si deve ad un’infiammazione muscolo-tendinea. L’energad è un trattamento a base di onde elettromagnetiche a bassa frequenza con effetto analgesico, indicato nei casi che la cervicalgia derivi da artrosi.
Come prevenire questo grave disturbo? Beh, stando seduti correttamente, abituandosi a camminare tenendo una posizione eretta, dormendo con un cuscino adatto e soprattutto non rimanendo incantati davanti al computer per ore, ma alzandosi di tanto in tanto per far riposare collo, vista e colonna vertebrale.