Il cocco: pregi e difetti
Le componenti di questo frutto esotico, piatto forte nell’Isola dei famosi, spiegano certi comportamenti dei naufraghi
Ora che l’Isola dei Famosi è in dirittura d’arrivo coi suoi protagonisti sempre più scarniti, c’è da chiedersi se si potrebbe vivere di solo cocco, il frutto esotico che sazia 400 milioni di persone del pianeta. I nutrizionisti spiegano che dal punto di vista del bisogno energetico, un cocco al giorno sarebbe sufficiente visto che 100 grammi di questo frutto esotico forniscono 364 calorie. E poiché un cocco pesa all’incirca un chilo (ma è commestibile solo per la metà), ecco che il numero di calorie corrisponderebbe più o meno al fabbisogno femminile.
Ma gli stessi nutrizionisti affermano che come piatto unico il cocco è assolutamente sconsigliabile: infatti quelli che sono penalizzati sono i muscoli di chi può alimentarsi solo con questo frutto esotico. Infatti in mezzo chilo di cocco ci sono soltanto 16-17 grammi di proteine, ossia 3,54 proteine ogni 100 grammi, mentre noi abbiamo bisogno di un grammo di proteine al giorno per ogni chilo di peso corporeo. Per cui in men che non si dica si può produrre una carenza proteica con riduzione della massa muscolare, in quanto l’organismo non trovando le proteine attinge a quelle dei muscoli, tanto più che le proteine del cocco sono vegetali e quindi poco utilizzabili dall’organismo a differenza di quelle animali.
Questo spiegherebbe la fiacchezza dei naufraghi, la cui alimentazione come si sa è basata principalmente sul cocco. Anche se per fortuna c’è altro (il pesce che pescano, per esempio) che apporta altri zuccheri. Come c’è altro per i 400 milioni di persone che hanno a disposizione questo frutto. Col solo cocco, in quanto a zuccheri, visto che ne contiene solo il 10%, si starebbe freschi. E si sa che l’organismo quando finisce la sua riserva di zuccheri che si trova nel fegato, utilizza i grassi dando il via ad un processo che si chiama chetosi. Il ché comporta una variazione dell’umore con manifestazioni di ipereccitabilità. Nessuna meraviglia quindi se i naufraghi, a forza di cocco, diventano nervosi e si beccano tra loro. L’irritabilità è data anche dalla carenza di potassio: l’organismo ne ha bisogno di 3,1 grammi al giorno mentre un cocco al giorno rifornisce il corpo di un grammo e venti di potassio mentre eccede nel rifornimento di fibre (circa trenta grammi) che possono creare problemi intestinali se non si dispone di frutta e verdura in abbondanza.
Altro aspetto non positivo è che il cocco è ricco di grassi saturi: quelli che affaticano il fegato e sono un pericolo per le arterie. Un etto di polpa contiene 35 grammi di grassi che non sono come quelli dell’olio di oliva o di semi (cioè insaturi che fanno bene alla salute) ma si avvicinano al burro. In compenso il cocco è ricco di flavoidi, ossia di sostanze che svolgono un’attività antiossidante e mantengono elastiche le pareti dei capillari. Ecco perché serve per calmare gli arrossamenti dei vasi capillari, grazie alle proprietà rinfrescanti, emollienti e lenitive come spiegano i dermatologi: «Le popolazioni dei paesi dove cresce la palma-dicono- usano gli impacchi di latte di cocco per calmare arrossamenti e irritazioni della pelle, un po’ come facciamo noi con la camomilla.»Quindi a livello cosmetico il cocco è un prezioso alleato della pelle e le stesse componenti producono benefici effetti anche quando viene mangiato.