19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Differenze

Ogni sesso ha il suo cervello

Ecco la mappa delle diversità delle strutture cerebrali di maschi e femmine. Il riflesso in talune malattie

Come si spiega che la schizofrenia colpisce maggiormente gli uomini mentre la depressione miete più vittime fra le donne? Una spiegazione c’è e, a sentire gli esperti, dipende dal fatto che maschi e femmine, come ha certificato la scienza, posseggono strutture cerebrali anatomicamente diverse che funzionano diversamente. Chissà quante volte avrete sentito dire, con intenti denigratori, che le donne hanno il cervello più piccolo degli uomini, «un cervellino» come viene definito anche oggi dai vari detrattori delle quote rosa.

Ed una leggera differenza volumetrica in effetti c’è. Ma le esponenti del gentil sesso si tranquillizzino: il fatto che il cervello femminile sia più piccolo non incide davvero sul quoziente di intelligenza che è lo stesso in uomini e donne come ha dimostrato, una volta per tutte Richard Haier dell’Università di Irvine in California. Cioè il cervello maschile e quello femminile possono arrivare allo stesso risultato anche se procedono in maniera differente, ossia azionando aeree del cervello diverse. I cervelli dei due sessi differiscono cioè non solo fisicamente ma funzionano anche in modo differente. Prendiamo ad esempio la lettura: la donna quando legge attiva tutti e due gli emisferi, l’uomo invece uno solo. Sarà che i due emisferi cerebrali nel cervello femminile sono messi in comunicazione dall’area centrale, detta corpo calloso che è maggiormente sviluppata di quella maschile. Si dice che l’emozionale femminile sia più spiccato? Ed in effetti il volume della zona cosiddetta limbica, sede delle reazioni emotive, è, in senso relativo rispetto al totale, maggiore del volume della corrispondente zona maschile. Stessa cosa per il volume relativo di alcune parti della zona frontale della corteccia cerebrale in cui risiedono funzioni come il linguaggio, la memoria, l’apprendimento. Sembra infatti da ricerche effettuate sui topi che le femmine apprendano meglio in un ambiente ricco di stimoli positivi mentre è lo stress acuto che farebbe migliorare le prestazioni maschili.

Le donne, poi, hanno una maggiore concentrazione di neuroni proprio nella zona della corteccia cerebrale che controlla l’elaborazione del linguaggio mentre nell’uomo, invece è maggiore il volume relativo della corteccia parietale, coinvolta nella capacità di percezione spaziale. Insomma uomo e donna si orientano in maniera diversa. La donna ha bisogno di punti di riferimento (un chiosco, una chiesa, un bar) quando guidando l’automobile cerca una strada, cioè le si attivano aree del cervello associate alla razionalità, mentre per l’uomo si mette in moto l’ippocampo, una zona legata a comportamenti istintivi. Cioè gli uomini sono più bravi ad orientarsi mentre le donne, come è noto, hanno maggiori capacità comunicative. E’ notorio poi che in virtù di una maggiore attivazione dell’emisfero sinistro e della porzione sinistra dell’amigdala le donne ricordano meglio i dettagli di un evento emotivo mentre gli uomini che attivano di più l’emisfero destro e la porzione destra dell’amigdala colgono dello stesso avvenimento gli aspetti centrali. Non è stato stabilito con esattezza a cosa si debbano queste differenze. Secondo Antonella Gasbarri, docente di neurofisiologia all'Università de L’Aquila, durante lo sviluppo dei feti dei due sessi gli ormoni sessuali (testosterone, estrogeni,progesterone) influirebbero in maniera differente su gruppi di cellule diverse, creando queste differenze anatomiche cellulari e biochimiche tra i due cervelli e modulandone fatalmente le funzioni.

Tutto questo spiega perché nelle malattie psichiatriche, per esempio, l’andamento del disturbo e la risposta del paziente alla terapia variano a seconda che chi soffre sia uomo o donna. La schizofrenia, come dicevamo, è certamente l’esempio più calzante. Colpisce di più gli uomini con sintomi diversi da quelli femminili mentre il decorso è più favorevole nelle donne che reagiscono meglio ai farmaci in quanto gli estrogeni, ossia gli ormoni sessuali femminili, potenziano gli effetti degli antipsicotici. Per la depressione invece entra in gioco la serotonina che risulta carente nei soggetti depressi. E poiché la sua produzione è molto più alta negli uomini anziché nelle donne, si comprenderà perché siano le donne maggiormente esposte alla malattia.