Piccole cotte
Come deve comportarsi il genitore quando il figlioletto che va all’asilo si dichiara innamorato
Capita frequentemente ai genitori di notare che la figlioletta che va all’asilo fa la vezzosa quando incontra un suo compagno di scuola. E’ tutta risolini, rossori e confessa candidamente che appena sarà grande lo sposerà per avere insieme tanti bei pupetti. L’infante, evidentemente, ha chiarissima la funzione del matrimonio ed è del tutto normale che si prenda all’asilo le prime cotte perché in qualsiasi età si prova l’amore, ossia lo slancio verso l’altro. Una pulsione fortissima, innata nell’essere umano.
I maschietti innamorati sono più timidi e quindi nei confronti della femminuccia preferita possono adottare un atteggiamento aggressivo, mentre le bambine sono più tenere: danno bacetti all’amico del cuore, lo prendono per mano e vogliono giocare a «marito e moglie». La psicoanalisi ci insegna che fin dalle prime settimane di vita proviamo una forma di innamoramento. Si ama prima di tutto la mamma che nutre ed accudisce con la quale il bebè ha un rapporto intenso, diremmo esclusivo. Ai due anni poi, l’attenzione del bambino si sposta sulla coppia dei genitori. Opera così una scelta amorosa indispensabile per la definizione della propria identità affettiva. Siamo a quella che Sigmund Freud chiama «fase edipica», ossia l’innamoramento del bambino per il genitore di sesso opposto. E’ frequente che un frugoletto dica che vuol sposare sua madre, mentre la bambina si mostra particolarmente attaccata al padre. Il ventaglio dei sentimenti si amplia quando il piccolo va all’asilo e il so bagaglio affettivo si sposta dai genitori ai coetanei. Nascono così le prime cottarelle e non c’è niente di nuovo sotto il sole.
Non si può dire davvero che i bambini di oggi sono terribilmente precoci perché l’amore tra i piccoli è sempre esistito come emozione pura e bella, anche se attualmente, in virtù del bombardamento di messaggi che arrivano dalla Tv, dai genitori e dagli adulti in genere, i bambini si esprimono con un linguaggio da grandi relativamente alle loro prime cotte. I genitori comunque devono sapere che l’amore infantile è una forma di attrazione non sessuale. Ossia il sentimento che il bambino prova per la sua compagna di scuola dai begli occhi cerulei è simile al sentimento che ha nei confronti dell’amichetto con cui gioca. Se l’oggetto del suo affetto è del sesso opposto, ecco che il piccolo lo definisce «fidanzato». Questi rapporti conoscono anche la gelosia perché il sentimento nell’età infantile pretende l’esclusività. Ma come devono comportarsi i genitori quando il pargolo si dichiara innamorato? Gli studiosi dell’infanzia hanno ideato una guida per le mamme e i papà suggerendo quel che si può dire o non dire allorché il piccolo , tornando da scuola, annuncia magari di essersi sposato con la compagna di banco. Mai replicare dicendo: «Ma va, sei troppo piccolo! Oppure :»Pensa a giocare e a imparare le tabelline». «Sposato? Ma che sciocchezze, dici?» «Smettila che ci fai fare brutte figure». «Devi voler bene prima a mamma e a papà».
Peggio ancora arrivare all’eccesso opposto come fanno certi adulti che chiedono al bimbo in età prescolare se si è innamorato e con aria complice gli domandano: «Ed allora come sta la tua ragazza?» Deplorevoli anche quei genitori che con fierezza annunciano agli amici che il loro maschietto fa strage di cuori all’asilo o che la loro femminuccia ha fatto innamorare perdutamente un ragazzino. «In questo modo i grandi privano il bimbo di vivere in modo intimo un sentimento naturale, pulito che non deve assolutamente essere ridicolizzato o represso, né tantomeno diventare un argomento di discussione con altri adulti. Si rischia in questo modo di ferire la sensibilità del piccolo inducendolo a vergognarsene e a non parlarne più. Oppure, al contrario, gli si dà troppa importanza quasi si volesse trasformare il figlio in un piccolo adulto con reazioni e sentimenti da grande, mentre in sintesi l’innamoramento infantile non deve essere considerato un sentimento di serie B anche quando è breve e fugace» ha dichiarato la psicologa Anna Oliviero Ferraris. Quindi niente frasi del tipo:» Comportati bene in presenza della tua fidanzatina.» oppure «Che cosa vuoi regalare al tuo fidanzato per San Valentino?» Un genitore accorto dirà al figlioletto alle prese con la sua prima cotta che è bello provare una grande amicizia verso qualcuno che ti piace più di altri. In fondo se il piccolo si è «innamorato» è un buon segno: significa che è affettivamente ricco ed ha alle spalle una famiglia unita e non una di quelle coppie che scoppiano