29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Chirurgia «esplosiva»

Trentamila francesi rischiano «scoppio» seni al silicone

Sotto accusa il gel utilizzato per produrre le protesi

MARSIGLIA - Trentamila donne francesi che dal 2001 si sono sottoposte a un intervento di chirurgia plastica per rifarsi il seno rischiano di vedersi «afflosciare» il décolleté. Sotto accusa le protesi Pip della società francese Poly Implant Prothèse che, secondo l'Afssaps, Agenzia dei prodotti sanitari francese, potrebbero «scoppiare». La procura di Marsiglia ha aperto un'inchiesta preliminare per «truffa, uso di prodotti falsi e pubblicità ingannevole» per fare luce sulla qualità delle protesi in silicone messe in commercio dall'azienda transalpina.

Ieri, l'Afssaps ha chiesto il ritiro di tutti gli impianti mammari realizzati con il gel di silicone prodotto dalla Pip, dopo aver constato un sensibile aumento della rottura di queste protesi. Da un'ispezione effettuata nello stabilimento della Poly Impiant Prothèse, a La Seyne, nel dipartimento del Var, è emerso che le protesi venivano realizzate utilizzando «un gel al silicone non autorizzato e non conforme» rispetto a quanto dichiarato. L'Agenzia dei prodotti sanitari ha lanciato un appello a tutte le donne che portano queste protesi a «consultare il loro chirurgo» il prima possibile.