Golosità: hit parade
Strategie vincenti: come sconfiggere le attrazioni fatali per taluni cibi
ROMA - Arriva Pasqua con le uova e le colombe per farci rinascere le voglie. Improvvise, incontrollabili e deleterie per la linea. Anzi, diciamolo, le più pericolose per la nostra silouette. Questo desiderio irrefrenabile di cose buone che porta il nome di craving ci appare veramente invincibile. Come dire no a talune leccornie ? Cercheremo di indicarvele in una sorta di Hit parade delle golosità, suggerendovi il modo per limitare i danni.
Cominciamo dal CIOCCOLATO che è senza dubbio il preferito tra tutti i fuoripasto. Possiede infatti il triptofano che è un precursore della serotonina, l’ormone della felicità. Infatti quando i suoi livelli calano come nei giorni del ciclo mestruale, si avverte in misura maggiore il bisogno di spuntini a base di cibi ricci di zuccheri e grassi come appunto la cioccolata e le creme. Secondo alcuni psichiatri americani anche le pene d’amore inducono a mangiare cioccolato, questo perché contiene la feniletilamina, la stessa sostanza chimica che il cervello produce quando ci innamoriamo. La teoria, va detto, non trova tutti gli scienziati d’accordo in quanto la feniletilamina è contenuta anche nel salame affumicato e nel formaggio e non risulta che simili cibi leniscano le pene d’amore. Comunque chi venisse assaltato dalla voglia di cioccolato, sia o no un innamorato deluso, scelga la versione light, cioè l’extra fondente. Limiterà i danni.
Al secondo posto nella hit parade delle voglie si piazza senz’altro la PIZZA, ricca di carboidrati, proteine e grassi. L’offerta è così ampia,con tutti i luoghi dove si vende a taglio, che la voglia viene continuamente stimolata.Si consiglia di evitare quella col formaggio preferendole il tipo alle verdure.
Al terzo posto del podio le PATATINE FRITTE, ricchissime di grassi. Meglio sostituirle coi popcorn o scegliere quelle cotte al forno.
Quarto posto aggiudicato al GELATO. Proprio perché ricorda l’estate e l’infanzia è molto richiesto per la sua funzione consolatoria. Consigliata la versione light, ossia i sorbetti di frutta. L’Hit parade delle voglie continua con le CARAMELLE che nelle festività vengono distribuite a man bassa a grandi e piccini. Forniscono energia immediata, aumentando il livello di zuccheri nel sangue. Sarebbe meglio succhiare quelle senza zucchero, alla frutta. Seguono i BISCOTTI che incrementano il rilascio di serotonina. Il raptus da biscotto nascerebbe da uno stato emotivo per cui attraverso un sapore gradevole che gli procurava piacere nell’infanzia il soggetto, in particolari momenti di tristezza, solitudine e tensione, cerca di gratificarsi. Infatti uno dei fattori che causa più frequentemente il craving è lo stress che agisce a livello psicologico ma che ha importanti risvolti anche a livello fisiologico. Quando lo stress perdura nel tempo, il corpo cerca di adeguarsi avviando un’iperproduzione di adrenalina, ormone che ha tra l’altro la funzione di tenere i sensi all’erta per fronteggiare le difficoltà. L’adrenalina, a sua volta, stimola la produzione d’insulina, ormone che aumenta il desiderio e la necessità di alimenti appetitosi, grassi e pesanti. Di qui l’entrata nella hit parade del FORMAGGIO che può anche indicare una carenza di calcio. Si sa che il formaggio è una pietanza ricca di calorie e grassi che non andrebbe consumata a fine pasto come si usa costantemente, ma al posto della carne o del pesce. Preferire tra tutti i formaggi la ricotta che è meno ipercalorica.
Quanto AI SALUMI, beh, non sono certamente degli stuzzichini. Se proprio, aprendo il frigorifero, assaltati da un’improvvisa voglia, vi trovate davanti le fette di salame da una parte e la busta con la bresaola dall’altra, scegliete quest’ultima o chiudete il frigo in quanto si potrebbe innescare un effetto a catena con una fetta che tira l’altra. L’avrete capito che bisogna evitare le situazioni a rischio, le abitudini pericolose tipo tre o quattro cioccolatini davanti alla TV, una brioche insieme col caffè a metà mattina, gli snack all’ora dell’aperitivo. Il segreto è evitare queste situazioni. Per esempio sostituire il caffè con un succo di frutta serve a non richiamare il ricordo della brioche. Eppoi fare ogni giorno almeno 30 minuti di sport o comunque di moto. Serve non tanto a perdere peso ma ad attenuare la sensazione di fame e quindi a mettere in fuga le voglie. Il movimento stimola la produzione di endorfine che regalano una sensazione di appagamento, di benessere. Così ci si tiene a distanza di sicurezza dai fuori-pasto.