Come distinguere la gelosia normale dalla patologica
Un tempo di sessanta minuti al giorno è il limite indicativo di soglia
Quando la gelosia è patologica? Un vero e proprio delirio che oltrepassando i limiti, può portare ad atti cruenti? Ma cominciamo col chiederci cosa significa essere gelosi? Esistono 4 tipi di gelosia, sostengono gli esperti: la gelosia depressiva (non ci si sente all'altezza del partner), quella ossessiva (si è costantemente attanagliati dal dubbio se si è amati o meno), quella ansiosa (si vive con l'incubo di essere lasciati) e la gelosia paranoica (caratterizzata da una sospettosità costante ed eccessiva).
Quanto all'identikit del geloso-tipo, non ci sarebbe una differenziazione tra i sessi o una correlazione con l'eta', mentre ad essere più gelosi sarebbero i celibi, molto meno i coniugati. Tra le donne, infine, si registra il tasso più alto di gelosia depressiva e ossessiva, mentre tra i giovani a prevalere è la forma più preoccupante della gelosia paranoica. Comunque la gelosia, ovvero la paura del tradimento da parte del partner, secondo gli esperti quali la psichiatra Donatella Marazziti dell’Università di Pisa, è un sentimento «del tutto naturale che, nel corso della storia, ha rivestito una grande importanza, poiché mira alla conservazione della specie e alla stabilità della coppia: nei maschi è infatti legata alla sicurezza della paternità e, quindi, alla certezza di provvedere a figli propri; nel sesso femminile, invece, è legata alla necessità di tenere legato un partner in grado di assicurare cibo e protezione alla prole».
Quindi un sentimento da non demonizzare. Un'emozione «da non rifiutare e della quale non vergognarsi, beninteso quando non supera i limiti. Il problema ha rilevato la psichiatra, è che «non è facile tracciare il confine tra la gelosia normale e la gelosia patologica». Si può parlare di gelosia normale, ha spiegato la psichiatra, se si tratta di un sentimento «episodico, transitorio e che non provoca sofferenza propria o altrui. Se tali criteri vengono oltrepassati si cade nella patologia». Un campanello d'allarme di una patologia ben più seria potrebbe essere l’attacco di gelosia per più di un'ora al giorno. In quel caso bisogna fare attenzione. Da numerosi studi effettuati, la psichiatra e la sua equipe sono arrivati, infatti, a determinare un limite indicativo di soglia tra gelosia normale e patologica: un tempo di 60 minuti al giorno. Ovvero, se in una giornata, ha spiegato Marazziti, «si pensa insistentemente e con sofferenza all'eventuale tradimento da parte del partner per più di un'ora, questo deve essere considerato un campanello d'allarme; è cioè un sintomo aspecifico di una qualche alterazione sottostante della personalità, probabilmente scatenata dalla relazione affettiva».
In questi casi, il consiglio, ha proseguito l'esperta, è quello di «non soffrire in silenzio ma rivolgersi ad uno specialista, per indagare su una condotta che potrebbe essere sintomo di un disturbo più grave, dalla depressione, al panico e la paranoia».
Ulteriori conferme vengono da una recente ricerca condotta su un campione di 420 studenti universitari tra i 20 e i 25 anni: «Ad un primo esame psichiatrico - ha rilevato l'esperta - tutti risultavano normali ma, ad un esame più approfondito, è emerso che il 10% del campione presentava una gelosia patologica, superando il limite di 'un'ora di gelosia al giorno«'. E la ricerca ha anche confermato una base biologica della gelosia: «In tutti i soggetti 'oltre soglia', infatti, è stato osservato un livello della serotonina, che è un neurotrasmettitore, più basso rispetto alla popolazione normale».