Pilates: l'arte del controllo
Un buon insegnante si distingue per la sua intuizione, immaginazione e capacità di osservare il cliente

La concentrazione è uno dei sei principi base della tecnica Pilates,che si ritrova in una delle citazioni preferite di Joseph Pilates stesso, una frase del poeta Schiller: «E' la mente che costruisce il corpo».
Gli altri principi fondamentali sono respirazione, controllo, baricentro, fluidità e precisione.
Questo metodo considera il corpo, la mente e lo spirito come un'unità ed ha come principale obiettivo di renderlo più forte e flessibile.
Gli altri obiettivi del Pilates sono:
- Sviluppare il centro del corpo ovvero i muscoli addominali profondi, della schiena e dei glutei.
- Prevenire incidenti nella pratica di altri sport,ciò avviene tramite il rafforzamento di caviglie e piedi.
- Migliorare la postura del corpo e della simmetria,si lavora sempre per sviluppare il lato più debole.
- Aumento dell'energia e del benessere in generale.
In un'epoca in cui l'industria del fitness s'impegna costantemente nel lanciare sul mercato nuove tendenze il metodo Pilates continua a dare risultati indiscutibili.
Un buon insegnante si distingue per la sua intuizione, immaginazione e capacità di osservare il cliente portandolo a conoscere sia il lavoro a corpo libero sia quello con le macchine appositamente inventate da Joseph Pilates.
L'inventore del metodo: Joseph Hubertus Pilates
Nato nei pressi di Düsseldorf da genitori di discendenza greca e tedesca, Joseph Hubertus Pilates si convinse che il moderno stile di vita, la pessima postura e la respirazione inefficace fossero le cause di una salute precaria.
Joseph da giovane soffriva di asma, rachitismo e febbre reumatica. Per superare sia gli effetti di questa salute precaria sia lo sbeffeggiamento degli altri bambini, studiò culturismo, tuffo, sci e altre tecniche di ginnastica e sviluppò una serie di esercizi.
Pilates si trasferì in Inghilterra nel 1912 e lavorò come pugile, circense e allenatore per la difesa personale dei detective inglesi. Quando, durante la Prima Guerra Mondiale, fu internato in un campo di prigionia a Lancaster con altri tedeschi come «nemico straniero», Pilates passò il tempo a sviluppare ulteriormente i suoi esercizi tecnici.
Nel 1926 emigrò a New York e fondò uno studio con sua moglie Clara, insegnando gli esercizi ai danzatori inclusi Martha Graham e George Balanchine come pure ad attori e atleti.
Inventò anche un macchinario per esercizi da attaccare con delle molle ai letti di ospedale per pazienti immobilizzati.