24 aprile 2024
Aggiornato 04:30
A cura di Carla Pilolli

Weekends di paura

Come regolarsi se capita di dover soccorrere un infortunato? Le regole degli esperti

Capita purtroppo frequentemente, specie nei weekends e nei cosiddetti «ponti» , quando milioni di persone si mettono sulle strade, di dover soccorrere un individuo incosciente o parzialmente cosciente. Come bisogna agire in casi del genere? Le risposte ci sono state date dal professor Francesco Bove , l’ortopedico romano presidente dell’AILA , autore insieme al dottor Marco Mazzuca, chirurgo ortopedico, di un apposito studio sull’argomento. La prima cosa da fare, come consigliano i due esperti, è far assumere all’infortunato la posizione laterale di sicurezza. Occorre assicurarsi, però, che il respiro e il battito del cuore siano presenti e regolari e che non ci sia il sospetto di fratture.La posizione su un fianco, con la testa in estensione, permette al paziente di respirare senza correre il pericolo di una ostruzione dovuta al rilasciamento della lingua o al vomito. Deve essere raggiunta senza provocare torsioni del capo sull’asse longitudinale della colonna.

Inginocchiatevi a fianco dell’infortunato e slacciategli gli indumenti. Liberategli la bocca da qualsiasi cosa vi sia contenuta: protesi dentaria, materiali organici, ecc.

Estendete la testa. Mettete l’arto superiore del vostro stesso lato lungo il corpo. Piegate il gomito dell’arto superiore opposto in modo tale che avambraccio e mano risultino appoggiati sul torace del paziente. Piegate il ginocchio dell’arto inferiore del vostro stesso lato.
Afferrate contemporaneamente la spalla e il bacino dal lato opposto al vostro e ruotate l’infortunato in avanti.

Se potete essere aiutati da un altro soccorritore, fategli tenere la testa durante la rotazione per evitare movimenti inopportuni sul collo. Quindi, il braccio a contatto con il terreno può restare allungato sotto il corpo; il braccio piegato al gomito presenta la mano a contatto con il terreno e sotto la testa.
Mettete sotto la testa dell’infortunato un indumento, stoffa, carta, plastica o qualsiasi materiale flessibile a disposizione in modo tale da poter allontanare facilmente il materiale organico eventualmente defluito dalla bocca.

Trasporto di un ferito
Il trasporto di una persona ferita può arrecare danni imprevedibili, specialmente se la lesione riguarda il capo, il collo e la schiena.
Se vi è possibile chiamate i soccorsi e coprite il paziente con coperte o indumenti lasciandolo sul luogo dell’incidente.
Non cercate di cambiare posizione all’infortunato finché non sia accertata la natura delle lesioni, a meno che sia assolutamente necessario spostarlo per evitargli danni ulteriori.
Affrontate il rischio di muovere comunque l’infortunato: quando si trova a faccia in giù e ha bisogno di essere rianimato o ha difficoltà a respirare per la presenza di acqua o fango; quando si trova in posizione supina, a faccia in su, e la respirazione è ostacolata dal rilasciamento della lingua o dalla presenza di vomito o di altri materiali organici; quando c’è un fattore ambientale come il pericolo di un incendio, di una esplosione, ecc.
Valutate la possibilità di adottare la posizione laterale di sicurezza.
Se l’infortunato deve essere messo al sicuro, spostatelo nel senso della lunghezza, non di fianco, mantenendo la testa immobilizzata ed allineata col collo e col dorso.
Possibilmente infilategli sotto una coperta o un indumento lungo cui possa essere trascinato. Se deve essere sollevato, non piegatelo alzando soltanto la testa e i piedi ma fatevi aiutare e sollevate tutto il corpo, in modo da mantenerlo sempre dritto.
Non caricate un ferito grave in un automobile per affrettarvi ad arrivare nell’abitato più vicino.
Non trasportatelo, se non sdraiato o semi sdraiato. Se deve assolutamente essere trasportato, improvvisate una barella. La cosa migliore può essere una porta o una larga asse.
In mancanza di ciò, fate una barella con coperte e bastoni per mezzo di giacche abbottonate con le maniche rovesciate all’interno e i bastoni infilati dentro le maniche. Servitevi di una sedia (portata da due persone) per trasportare un ferito giù per una scala stretta o a chiocciola.
Quando date notizia di un incidente, informate il medico o il personale dell’ospedale della natura dell’incidente stesso e delle ferite.
Chiedete consiglio sul procedimento più sicuro da seguire. Se vi sono dubbi, lasciate il ferito dov’è fino all’arrivo dei soccorsi, assicurandovi che sia al sicuro da altri pericoli.

Slogature – Lussazioni
Non muovete l’articolazione.
Se la slogatura è di una mano, di un braccio, di una spalla o della mandibola e quindi il paziente può muoversi senza pericolo, conducetelo da un medico o in ospedale.
Se il paziente non può muoversi (per esempio perché è slogata l’anca), chiamate l’ambulanza.
Per diminuire il gonfiore e alleviare la sofferenza, applicate sulla parte colpita una borsa di ghiaccio.

Soffocamento - Respirazione artificiale
Osservate il petto del paziente. Se egli non respira - per annegamento, shock, folgorazione, vapori chimici o asfissia, o per qualsiasi causa - eseguite la respirazione bocca a bocca.
Agite con prontezza. Attenzione: assicuratevi anzitutto della incolumità vostra e del paziente.
La respirazione bocca a bocca può essere pericolosa per il soccorritore in caso di sostanze velenose (acido cloridrico, ammoniaca, biossido di zolfo, acido nitrico).
In questi casi è possibile da parte di esperti praticare la respirazione con apparecchi speciali. In caso di folgorazione, assicuratevi prima che il contatto della vittima con la corrente elettrica sia interrotto. Se sono presenti gas o fumo, portate l’infortunato all’aperto.
Scuotete gentilmente la vittima e chiamatela ad alta voce.
Se non risponde, adagiatela sulla schiena su una superficie rigida.
Chiamate aiuto e fate chiamare l’ambulanza al più presto possibile.
A questo punto dovete aprire le vie aeree per permettere all'aria di arrivare ai polmoni.
Estendete il collo. Togliete dalla bocca con le dita ogni eventuale corpo estraneo visibile.
Sollevate il mento per rovesciare indietro la testa al massimo.
Aprite la bocca, spostando la mandibola dall’alto in basso.
Dovete sospettare un trauma del collo, con la possibilità di una frattura, in ogni caso in cui sia avvenuta una caduta a terra o un incidente.
In questi casi è fondamentale evitare i movimenti del collo, cercando il più possibile di mantenere la testa e il collo in asse con il tronco della vittima.
La pervietà delle vie aeree può essere ottenuta sublussando la mandibola. Ci si pone dietro la testa della vittima, in asse con il suo corpo, si afferra la mandibola con le due mani e con le dita prossime al mento come in figura, si apre la bocca ruotando la mandibola e mantenendo il collo in asse.
Controllate di nuovo la presenza del respiro spontaneo sia osservando i movimenti del torace sia accostando la vostra guancia alla bocca del paziente.
Se il paziente respira, mettetelo in posizione di sicurezza.
Se il paziente non respira e siete da soli, allontanatevi per chiamare i soccorsi.
Se il paziente non respira, siete da soli, ma la causa probabile è un trauma, l'annegamento, l'ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, un'intossicazione, allora eseguite le manovre di rianimazione per 1 minuto e allontanatevi per chiamare i soccorsi.
Appoggiate fortemente la bocca su quella dell’infortunato, chiudetegli il naso, e soffiate con forza sufficiente a fargli sollevare il petto. Se si tratta di un bambino, soffiategli contemporaneamente nella bocca e nel naso.
Scostate la bocca e ascoltate per sentire il soffio dell’aria esalata. Ripetete il procedimento. Se non c’è esalazione d’aria, ricontrollate la posizione della testa e della mandibola.
La lingua dell’infortunato potrebbe impedire il passaggio dell’aria. Provate di nuovo