29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Colpe genitoriali

I genitori autoritari rendono il figlio grasso

Gli autori dello studio che ha portato a queste conclusioni hanno monitorato per due anni 872 famiglie

Questa sconcertante notizia arriva da Chicago ed è anche stata pubblicata sulla rivista Pediatrics. Se un figlio è grasso è colpa dei suoi genitori, sono stati troppo autoritari o troppo permissivi. Infatti, essere genitori è una questione delicata: oltre a dover badare a vostro figlio, essere sicuri che non infili le dita in una presa elettrica, che non picchi gli altri bambini, oltre a spiegare che studiare potrebbe servire e quisquilie del genere, dovete insegnargli a mangiare bene e fare un po’ di esercizio, ma senza imporvi o lasciargli fare come gli pare.

Gli autori dello studio che ha portato a queste conclusioni hanno monitorato per due anni 872 famiglie, dividendo i genitori in quattro categorie: autoritari, autorevoli, permissivi e negligenti. I bambini sono stati visitati all’età di quattro anni ed è stato misurato anche il loro indice di massa corporea. La stessa procedura è stata eseguita a sei anni.

Secondo i risultati, il 17 per cento dei figli di genitori molto severi ed attenti alla disciplina è in sovrappeso, seguito dal 9,9 per cento dei figli di genitori negligenti, dal 9,8 di quelli di genitori permissivi e dal 3,9 per cento dei figli dei genitori in grado di essere flessibili e rispettosi, pur stabilendo delle regole chiare. Un po’ le stesse che potrebbero venire fuori per i figli con problemi a scuola, per i figli con problemi relazionali con i genitori, per alcuni di quelli con dipendenze ecc. ecc.

Come spiega chiaramente Nancy Krebs, della task force contro l’obesità dell’American Academy of Pediatrics: «I ragazzi hanno bisogno che gli adulti traccino dei limiti e crescendo devono imparare la responsabilità e l’autodisciplina gradualmente». In una casa dove le regole ci sono, ma sono spiegate e flessibili nei termini, dove si parla, dove ci si ascolta e rispetta è più facile seguirle senza sentirle una restrizione della propria libertà.