9 settembre 2024
Aggiornato 01:00
SALUTE

L'Ue ammonisce: attenti a creme protezione, nessuna copre al 100%

Da quest'anno nuove etichette sui prodotti

BRUXELLES - Attenti al sole! La Commissione europea si preoccupa della salute dei suoi cittadini, e all'inizio del periodo delle vacanze estive mette in guardia contro l'eccessiva esposizione ai raggi solari ed in particolare invita a «leggere bene» le nuove etichette sui prodotti di protezione.

Da quest'anno infatti sui prodotti per la protezione solare ci saranno un nuovo logo o sigillo UV-A e entra in vigore il divieto di espressioni ingannevoli quali «schermo totale» o «protezione totale», come chiesto dalla Commissione nel 2006. Inoltre in una nota l'esecutivo comunitario ricorda che «per vari motivi, i prodotti solari non costituiscono che uno dei mezzi di protezione dalle radiazioni solari ultraviolette».

Meglena Kuneva, commissario responsabile della Tutela dei consumatori, avverte: «Non dimenticate che il prodotto solare non è che una delle varie misure da adottare per proteggersi efficacemente dal sole, cercate le nuove etichette e adottate una decisione informata sui prodotti solari da utilizzare quest'estate per voi stessi e per la vostra famiglia».

Sulla questione è intervenuta anche Androulla Vassiliou, commissario per la Salute, sottolineando che «tutti, giovani e anziani, debbono essere ben informati circa l'insieme di misure che aiutano a proteggersi dalle radiazioni ultraviolette, godendosi nel contempo il sole. Per questo motivo la Commissione europea controlla l'esposizione ai raggi ultravioletti e i suoi effetti sull'incidenza dei cancri della pelle, nonché l'elaborazione di adeguate strategie di prevenzione e di riduzione del rischio nell'ambito del programma in materia di sanità.

» Secondo le regole fissate dalla Commissione nel 2006 non debbono più essere utilizzate dichiarazioni quali «schermo totale» o «protezione al 100%». «Malgrado la frequente indicazione relativa a 'schermo totale' e 'protezione totale' - sottolinea la Commissione -, non esiste un prodotto che possa fornire una protezione totale nei confronti dei raggi UV».

Le descrizioni dei prodotti utilizzabili sono quelle «normalizzate»: protezione «bassa» - «media» - «elevata» e «molto elevata», insieme ai tradizionali indicatori del fattore di protezione solare al fine di orientare il pubblico verso la scelta dell'adeguato prodotto.

La Commissione spiega poi che mentre le radiazioni UV-B sono causa di «scottature», le radiazioni UV-A causano un invecchiamento prematuro della pelle e interferiscono con il sistema immunitario umano. Entrambi i tipi di radiazione contribuiscono in modo rilevante al rischio di cancro della pelle. Il cosiddetto «fattore di protezione solare» riguarda soltanto livelli uguali di scottatura solare (radiazioni UV-B) e non effetti simili provocati dalle radiazioni UV-A. «I prodotti di protezione solare che proteggono soltanto contro i raggi UV-B - sottolinea Bruxelles - possono indurre un falso senso di sicurezza in quanto essi consentono ai raggi UV-A raggiungere la pelle».