Salute e benessere, ADOC: tornare in forma costa caro!
Un corso singolo costa in media il 5% in più dell’anno scorso
ROMA - In vista della stagione estiva, è tempo per i consumatori italiani di tornare in forma dopo qualche eccesso di troppo. L'Adoc ha svolto un indagine, a livello nazionale, sui costi dei corsi maggiormente frequentati dai consumatori sportivi, registrando aumenti per quasi tutte le attività rispetto alla scorsa stagione, per una media del 4,6% per corso singolo.
«I balli latino-americani, come salsa e merengue sono l'attività che ha subito l'aumento maggiore, costando il 9,4% in più dello scorso anno, 58 euro al mese di media - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - questo tipo di attività durante l'estate viene largamente praticata e gode dei favori dei giovani e non. Tra i corsi di tendenza, frequentati soprattutto dal pubblico femminile, l'acquagym vede crescere il suo costo del 3,9%, il pilates del 5,4%. Il classico corso di fitness, al cui interno sono comprese decine di varianti quali aerobica e cardiofitness, costa 51 euro al mese, il 6,2% in più del 2007, mentre per il body building il prezzo è rimasto invariato, per una spesa mensile di 35 euro. Se è vero che buona parte dei consumatori tornerà in palestra più per «dovere» e per ritrovare la forma desiderata, più che per piacere, va comunque registrato un aumento delle presenze medie stabili nelle palestre. Anche il calcetto, sebbene il costo dell'affitto di un campo sia aumentato del 4% nell'ultimo anno, continua a registrare un trend positivo. E cresce sempre di più il ricorso al finanziamento dei corsi. Gli importi variano dai 200 ai 1500 euro annui, con tassi d'interesse minimi del 13,1%. Rispetto all'anno scorso è un fenomeno aumentato del 5%. Rimettersi in forma va bene, ma attenzione al portafogli».
L'Adoc ha svolto un'indagine anche sui costi dei trattamenti di bellezza che si ricevono nei centri estetici, altro luogo visitato dai cittadini desiderosi di ritrovare la linea. Per l'Associazione hanno subito un aumento medio del 30% rispetto al 2008, per una spesa media annua di 350 euro.
«I costi dei trattamenti nei centri estetici sono aumentati mediamente del 30,7% in un anno - continua Pileri - i trattamenti che hanno subito i maggiori rincari, del 66,6%, sono la cera per sopracciglia e per le ascelle, la french manicure. Aumenti considerevoli anche per il massaggio linfodrenante, 50 minuti di trattamento per 57 euro, quasi 20 euro in più dell'anno passato. Un pacchetto completo (comprensivo di cera completa e braccia, manicure, pedicure, massaggio rassodante e anticellulite, e 3-4 sedute al solarium) si paga 185 euro, il 21,2% in più del 2007, mentre la spesa media pro capite annua si attesta sui 350 euro. E non è un fenomeno che riguarda solo le donne, anche tra gli uomini il ricorso ai centri benessere è in voga, con aumenti delle presenze pari al 5% circa l'anno.»
Secondo l'indagine dell'Adoc, il mercato del benessere fattura circa 15 miliardi di euro l'anno.
«E' un mercato che negli ultimi anni ha subito una rapida espansione, all'incirca del 12% l'anno - continua Pileri - e ormai sono più di 20 mila le imprese del benessere sparse sul territorio, che servono più di 15 milioni di clienti durante l'anno. Tra queste, oltre ai centri benessere, la parte del leone la fanno le stazioni termali, meta di viaggio, quest'estate, di circa il 5% dei partenti, e gli agriturismi con strutture dedicate al benessere, luogo di villeggiatura per il 3% degli italiani. Data la riduzione dei giorni a disposizione per le vacanze, a causa del carovita, molti italiani hanno preferito trascorrere 3-4 giorni in completo relax, rifugiandosi nelle terme e nella natura, scappando dalle beghe quotidiane. Per una spesa media di circa 750 euro a persona, il 10,2% in più del 2008».
L'Adoc ha infine indagato anche sul costo medio di una dieta, comprensiva di visita dal dietologo e dell'acquisto di prodotti dimagranti.
«Siamo contrari ad una dieta «fai-da-te» - conclude Pileri - se si è intenzionati a perseguire un regime dietetico, è preferibile farsi visitare da un dietologo. Se la visita è privata, per il primo incontro si spendono in media 130 euro, per le altre visite il costo si aggira sui 55 euro. Se si preferisce la visita nelle strutture ospedaliere, il costo medio è di 26 euro. Prima di acquistare integratori alimentari o ogni altro prodotto correlato all'alimentazione, è bene informarsi con cura sui componenti presenti all'interno del vasetto, dello snack, della pillola. E' sempre meglio evitare brutte sorprese quali intolleranze e allergie. E attenzione alla spesa. Il costo medio di un mese di pasti sostitutivi si aggira sui 170 euro, tre mesi di pillole dimagranti costano 120 euro. In totale, seguire una dieta di 3 mesi rivolgendosi a strutture private e basandola su pasti e barrette sostitutive, la spesa finale è di circa 1300 euro. L'Adoc, per venire incontro alle richieste d'informazione dei consumatori, pubblica un utile vademecum di consigli per affrontare con la giusta attenzione