29 marzo 2024
Aggiornato 14:00

Salute: creata per la prima volta «vernice caseosa» artificiale

Servirà a ricostituire pelle danneggiata e di bimbi prematuri

ROMA - Sintetizzata per la prima volta, artificialmente, la vernice caseosa (Vernix caseosa, VC), la sostanza bianca che ricopre la pelle del feto e del neonato, formata da cellule morte e secrezioni grasse, che protegge la sua pelle isolandola da perdite di calore. L'obiettivo di questa VC di sintesi, secondo gli scienziati, dovrebbe essere quello di proteggere i bambini nati prematuramente per aiutarli a proteggersi dai cambiamenti di temperatura, dalla disidratazione e dalle infezioni.

Alla nascita la pelle di un neonato è liscia ed omogenea pur avendo passato i nove mesi della gestazione in un ambiente bagnato e caldo. In tutto questo periodo il bambino ha cercato di sviluppare una pelle in grado di difendersi dal caldo, dal freddo e da un ambiente pieno di batteri. E, ad aiutarlo in questo difficile lavoro, prima e dopo la nascita, c'è la vernice caseosa. Mentre VC ha la funzione di rendere impermeabile la pelle del feto nell'utero, permettendogli di formarsi e crescere in un ambiente estremamente umido, dopo la nascita la idrata e la pulisce e se applicata su ferite o ulcere le guarisce.

Ora Joke Bouwstra uno specialista nello studio di sostanze-barriera per la pelle della Leiden University e il suo collega Robert Rissmann, hanno studiato la vernice caseosa e l'hanno riprodotta artificialmente sotto forma di unguento con lo stesso aspetto burroso e con le stesse proprietà e la stessa struttura molecolare. Il primo passo verso la «ricostruzione» artificiale della VC è stato stabilire quale sarebbe dovuta essere l'esatta composizione della crema, sapendo che la vernice caseosa naturale è costituita in gran parte da acqua e le sue proprietà derivano da un 10% rispettivamente di molecole di grasso e di corneociti (cellule morte).

Per dosare i lipidi nelle giuste proporzioni nella crema, gli scienziati di Leiden si sono avvalsi di misure con raggi X fatte all'European Synchrotron Radiation Facility (ESRF), facendo distinzione perfino tra molecole complesse di diversa lunghezza. Anche per i corneociti è stato fatto un lavoro altrettanto scrupoloso usando la microscopia elettronica per studiare la loro grandezza, forma e contenuto di acqua. Ugualmente importante, dicono gli scienziati, è stato, come combinare questi ingredienti: VC contiene parecchi lipidi di lunghezza differente, che formano tra di loro combinazioni diverse quando cambia la temperatura. Per queste sue caratteristiche strutturali VC svolge, dentro e fuori al grembo materno, diverse funzioni. La luce di sincrotrone è stata di nuovo usata per illuminare i corneociti e i lipidi insieme e vedere come si raggruppavano o se si ponevano in altre e diverse posizioni. Una volta saputo esattamente come è fatta VC e come sono disposte al suo interno le diverse molecole, hanno cominciato a lavorare per produrre la versione sintetica.

Una fonte naturale delle molecole grasse necessarie è stata trovata nella lanolina, usata normalmente per il trattamento della pelle, gli scienziati hanno isolato i grassi le cui caratteristiche si avvicinavano di più a quelle della VC naturale scoperte con le misure fatte con la luce di sincrotrone, mentre i corneociti sono stati sintetizzati dalla Utrecht University da M.H.M: Oudshoorn. La combinazione di questi «ingredienti» sintetici ha dato luogo ad una crema del tutto simile nelle proprietà intrinseche e nelle caratteristiche alla vernice casearia naturale. Per il contenuto di acqua e di altri composti, invece, gli scienziati si sono riservati la libertà di poterli variare. La sperimentazione pre-clinica ha mostrato che questa VC di sintesi ha grandi proprietà nel ricostituire la pelle danneggiata o poco sviluppata. Secondo i ricercatori questi risultati promettenti incentiveranno ulteriori studi clinici pere verificare i benefici di creme innovative per le pelli disidratate e malate dell'uomo.