Pesci e frutti mare fanno aumentare il tasso di sopravvivenza nel tumore alla prostata
Nuovo studio condotto su oltre 20mila uomini all’Harvard School of Publich Health e pubblicato sull’ultimo numero dell’American Journal of Clinical Nutrition
Un elevato consumo di pesce e di frutti di mare ricchi di omega-3 migliora le possibilità di sopravvivenza per il tumore alla prostata del 38%. È quanto emerge da un nuovo studio condotto su oltre 20mila uomini all’Harvard School of Publich Health e pubblicato sull’ultimo numero dell’American Journal of Clinical Nutrition.
L’analisi coordinata da Jorge Chavarro ha permesso di scoprire che gli uomini che mangiavano cinque porzioni di pesce alla settimana presentavano un tasso di sopravvivenza maggiore del 48% rispetto a coloro che ne consumavano una sola porzione. Lo studio fornisce così un’ulteriore prova del legame esistente tra il consumo di pesce e omega-3 e i benefici potenziali per il trattamento del cancro.
Nel mondo ogni anno vengono diagnosticati circa mezzo milione di nuovi casi di cancro alla prostata, il quale è la causa diretta della morte di oltre 200mila uomini. L’incidenza di questa malattia è cresciuta negli ultimi 15 anni dell’1,7%.
«I risultati del nostro studio – afferma Chavarro – suggeriscono che il consumo di pesce non è correlato all’incidenza del cancro alla prostata ma può migliorare la sopravvivenza delle persone che sono affette da questa malattia».