25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Rapine, furto, ricettazione, detenzione e porto abusivo armi

Presa banda delle rapine a casa: a capo un ex della Magliana

Maxi operazione dei Carabinieri in tutta la provincia di Roma, tra i 24 arresti Manlio Vitale, detto «er Gnappa», ex della Banda della Magliana

ROMA - «... Lo leghi come ti pare. Poi più lo leghi bene più hai tempo per andartene». «Domani lo torturo proprio». Sono solo alcune delle intercettazioni che hanno portato i carabinieri di Roma a sgominare una banda che avrebbero compiuto violente rapine in abitazioni della Capitale, e a capo di cui ci sarebbe stato un ex esponente di spicco della banda della Magliana. Sono state eseguite misure cautelari nei confronti di 24 persone, accusate di reati che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di efferate rapine, a furto, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi. Circa 200 i carabinieri impiegati nella maxi-operazione in tutta la provincia.

Manlio Vitale a capo della banda
A capo del sodalizio ci sarebbe stato Manlio Vitale, detto «er Gnappa», ex della Banda della Magliana, in cui rivestiva il ruolo di referente per i quartieri Tor Marancia e Garbatella, visto il suo stretto legame con Maurizio Abbatino, da cui era stato designato a intrattenere contatti con esponenti della 'ndrangheta calabrese e della camorra napoletana. Tra gli arrestati c'è anche Danilo Vitale, figlio di Manlio, titolare di una gioielleria del quartiere Prati, che avrebbe fornito informazioni dettagliate sui clienti benestanti da rapinare.

Le indagini e i sequestri
Secondo le indagini Vitale sarebbe stato in grado, ancora oggi, di aggregare intorno a sé vari soggetti appartenenti a gruppi criminali e grazie ai suoi contatti avrebbe acquisito dettagli sulle potenziali vittime, quasi sempre persone abbienti e vulnerabili, come donne che vivevano da sole o persone anziane, o famiglie con figli piccoli. Nell'operazione sono stati sequestrati anche 4 appartamenti e 6 veicoli riconducibili a Vitale, e un altro appartamento riconducibile a un socio, tutti fittiziamente intestati a prestanome.