23 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Decreto sicurezza

L'Anpi annuncia la resistenza civile contro il decreto sicurezza. Salvini: "Che paura!"

"L’umanità al potere! Adesso” afferma con forza in una nota la presidente nazionale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, Carla Nespolo

Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini
Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - «Con l’approvazione del decreto sicurezza si stravolge di fatto la Costituzione e l’Italia entra nell’incubo dell’apartheid giuridico. È ora di una straordinaria assunzione di responsabilità. Di organizzare una resistenza civile e culturale larga, diffusa, unitaria». A questo pensa già l’ANPI, assieme alle diverse associazioni che «continuano nel loro quotidiano lavoro di stimolo sociale e costituzionale». «L’umanità al potere! Adesso» afferma con forza in una nota la presidente nazionale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, Carla Nespolo, commentando l’approvazione definitiva del decreto sicurezza e immigrazione. «È davvero incredibile – spiega Nespolo – che sia accaduto un fatto simile, che sia stato sferrato un colpo così pesante al diritto di asilo, all’accoglienza, all’integrazione. A un modello che ha portato ricchezza e convivenza civile a quelle comunità che hanno avuto la responsabilità e il coraggio di sperimentarlo».

Aumentano i «clandestini»
Questa legge, insiste l'Anpi, non risolverebbe affatto il problema del controllo dell’immigrazione clandestina, bensì l’aggraverebbe, come stanno denunciando in queste ore non pochi sindaci, anche del M5s, con un carico di lavoro per i Comuni «insopportabile». Non si può restare inerti, non ci si può rassegnare a questo declino, alle pratiche ignobili contro la vita e la dignità dei migranti cui dovremo assistere». Per questo l'Anpi fa appello alle coscienze delle cittadine e dei cittadini: «Che l’indignazione sia permanente, che non manchi occasione di riempire piazze e strade per un’Italia autenticamente umana. Facciamo appello alle forze politiche democratiche: basta divisioni, discussioni stucchevoli, rese dei conti».

Botta e risposta con Salvini
Immediata è arrivata la replica del vicepremier Matteo Salvini: «I nostalgici delle bandiere rosse parlano di ‘incubo’ e invocano la ‘resistenza civile'», ha scritto su Twitter. «Che paura! L’incubo erano i governi della sinistra, cacciati dagli italiani. Ora tornano finalmente ordine e rispetto. La pacchia è stra-finita!»«Abbiamo nostalgia della Costituzione, non delle bandiere rosse» è stata la controreplica.